Gugliemi (Usb): domani sit -in ex Lsu Ata di a Potenza

Domani a Potenza a partire dalle 10 sotto il Palazzo della giunta regionale è indetto un presidio che vedrà in particolare la presenza dei lavoratori ex lsu ata, dei forestali, degli lsu, dei lavoratori dei servizi esternalizzati della pubblica amministrazione, in continuità con lo sciopero del 19 giugno scorso, per avere notizia degli impegni assunti in tale data dal presidente Pittella in merito alle richieste di stabilizzazione. Ne dà notizia in una nota Rosalba Guglielmi coordinatrice regionale Usb (Unione Sindacale di Base) Basilicata che aggiunge che “verrà consegnata una nostra proposta di riconoscimento del reddito sociale minimo, già presentata come legge di iniziativa popolare alcuni anni fa accompagnata da quasi 4000 firme".
Chiederemo al presidente – aggiunge – di ricorrere al Corte costituzionale contro l'art. 38 del decreto Sblocca Italia che ci riporta al ruolo di neo colonizzati in nome del bene superiore.
Lo sciopero è indetto contro la manovra economica e le riforme del lavoro”. Guglielmi inoltre evidenzia che “a fronte di una situazione drammatica, con indicatori economici da terzo mondo che ci raccontano di un futuro peggiore del presente, disoccupazione a livelli mai visti con oltre 1.600.000 posti di lavoro persi negli ultimi anni, salari fermi e valore delle pensioni in caduta libera, con i lavoratori che con le loro tasse sono i principali finanziatori dello Stato mentre l’evasione fiscale dilaga la precarietà è diventata una condizione di vita per masse enormi di giovani e meno giovani, i miliardi dei Fondi Europei o non vengono spesi o vanno in clientele e ruberie, nonostante l'indebitamento cui lo stato deve far fronte per partecipare al cofinanziamento degli stessi, la cura proposta dal governo Renzi è la stessa che ha portato la Grecia, il Portogallo, Cipro a un passo dalla bancarotta. Si sa che l'abolizione dell'articolo 18 a salvaguardia dei licenziamenti illegittimi non produrrà nuova occupazione ma è un tabù che l'”Europa” ci ha chiesto di togliere: saremo tutti più ricattabili e sotto tutela, ancora più precari e in prova perenne con i nuovi contratti a tutela crescente. Con la truffa del Tfr in busta paga ( circa 35/40 euro lordi) si vogliono compensare i mancati aumenti salariali con i soldi nostri accantonati e pagando anche più tasse. Per il Pubblico impiego si prosegue con le solite politiche: blocco dei contratti, riduzione del personale e chiusura di uffici e servizi. I tagli imposti a ministeri, comuni e regioni si trasformeranno in ulteriori tagli alla Sanità, ai trasporti ai servizi sociali”. Infine Guglielmi espone la piattaforma programmatica: rilanciare le funzioni e il ruolo dello Stato in economia e nella società, una politica industriale che sostenga lo sviluppo tecnologico e scientifico; nazionalizzare le imprese strategiche e quelle che vanno risanate per impedire disastri ecologici. Fermare le privatizzazioni e internalizzare i lavoratori e i servizi perché le tasse che i cittadini pagano tornino loro sotto forma di servizi efficienti e di buon livello. Tornare ad una previdenza che garantisca il pensionamento a 60 anni, con un livello di vita decente per gli anziani e che liberi posti di lavoro per i più giovani”.

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