Giudici di pace, Autilio: una nuova iniziativa del Consiglio

Il consigliere Idv si dice certo che “il Consiglio regionale rinnoverà l’impegno per scongiurare la soppressione di 22 Uffici di Giudici di Pace”

“Dopo la mozione approvata all’unanimità il 4 ottobre 2011 in Consiglio regionale per evitare la soppressione dei Tribunali di Lagonegro e Melfi e della sezione distaccata di Pisticci, sulla base del documento presentato dal consigliere Singetta (Api) e che ha assorbito anche le due mozioni presentate rispettivamente da me e dal collega Benedetto, per ricercare tutte le forme di intervento, anche in collaborazione con i parlamentari lucani e gli esponenti dell'Avvocatura, che consentano di evitare la soppressione dei Tribunali, sono certo che il Consiglio rinnoverà lo stesso impegno per scongiurare la soppressione di 22 Uffici di Giudici di Pace”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale Antonio Autilio, sottolineando che “secondo le notizie diffuse dal Ministero di Grazia e Giustizia gli Uffici del giudice di pace destinati alla chiusura in Basilicata sono quelli di Lauria, Sant'Arcangelo, Chiaromonte, Irsina, Pisticci, Rotondella, San Mauro Forte, Stigliano, Tricarico, Palazzo, Pescopagano, Rionero, Venosa, Acerenza, Avigliano, Bella, Calvello, Genzano, Laurenzana, Marsico Nuovo, Vietri di Potenza e Viaggiano”.

“Condivido pertanto la proposta del capogruppo Idv alla Provincia di Potenza per promovere – aggiunge Autilio – un’azione congiunta Province-Regione-Comuni e parlamentari lucani, studiando anche azioni per ridurre le spese. Del resto già adesso – continua – sono numerosi i Comuni che hanno messo a disposizione propri locali o sostengono le spese di locazione di uffici destinati al Giudice di Pace, mentre si potrebbe pensare anche al trasferimento di personale di Provincia e Comuni agli stessi Uffici. L’auspicio – dice il consigliere di Idv – è che il nuovo ministro di Grazia e Giustizia, Paola Severino, a differenza di chi l’ha preceduta, prima di procedere ad atti unilaterali avverta l’esigenza istituzionale di un confronto con le Regioni e l’intero sistema delle autonomie locali”.

Autilio, infine, ricorda che “l’iniziativa per evitare la soppressione dei Tribunali di Lagonegro e Melfi e della sezione distaccata di Pisticci dopo le azioni di protesta e mobilitazione promosse, nei mesi scorsi, dai Consigli dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro, Melfi e Matera, da Comuni, non si potrà certo considerare conclusa sino a quando non si pronuncerà in maniera definitiva il Ministero. Il fronte unitario tra istituzioni, operatori del diritto e cittadini è l’unico strumento che abbiamo per contrastare una strategia fondata esclusivamente sui tagli, senza tenere in alcuna considerazione i problemi veri della carenza di organici, strutture e mezzi, sommati alle condizioni di lavoro di magistrati, personale degli uffici della giustizia, operatori del diritto, categoria forense con un’influenza negativa e diretta sui cittadini. Il diritto di prossimità della giustizia può essere realmente garantito solo con la permanenza dei cosidetti mini Tribunali e degli Uffici dei Giudici di Pace, presidi giudiziari imprescindibili per il territorio e le Comunità locali”.

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