“Sembra che tutti i mali dello Stato italiano siano riconducibili ai pubblici dipendenti, contro i quali da tempo e, in misura crescente, si è orchestrato un vero e proprio squadrismo mediatico.
Non sono da assolvere i dipendenti che non fanno il proprio dovere, ma, rimanendo in ambito regionale, ci chiediamo dov’è la politica, di maggioranza e di opposizione. Nelle riunioni della delegazione trattante abbiamo sempre chiesto che vogliamo lavorare meglio, che occorre rivedere l’organizzazione degli uffici e dei dipartimenti. Abbiamo indicato un percorso per dare più efficienza, ridurre le spese, valorizzare il personale”. E’ quanto afferma in una nota Rocco Giorgio, dirigente Uil Fpl.
“Serve una profonda revisione culturale, non solo della politica, ma anche del sindacato e del dipendente pubblico. Vogliamo tutelare i diritti dei lavoratori – continua – che hanno contribuito a costruire la nostra democrazia e le nostre libertà. La Uil, nella sua autonomia, con la sua proposta riformista e con spirito e comportamenti costruttivi che ne hanno sempre contraddistinto l’azione, è pronta a fare la sua parte, unitariamente agli altri sindacati, per incalzare l’amministrazione e la politica regionale ad avere un sussulto di responsabilità assumendo decisioni immediate sui tagli agli sprechi ed ai costi della politica”.
bas 06