Giordano (Ugl) al Convegno della Cisl

"In questo momento l'Italia è un Paese in una fase di cambiamento. Affinché però questa trasformazione vada a migliorare la vita dei lavoratori e delle loro famiglie è necessario che si mettano dei punti fermi della discussione. Non ci può essere occupazione se prima non si parla di infrastrutture o unità sindacale, così come non ci può essere rilancio della Basilicata se non si pensa ad esempio a Matera con una sua ferrovia o un serio progetto di rilancio del settore del mobile imbottito, ormai fermo da anni".
È questa l'analisi di Giuseppe Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera, a margine del convegno della Cisl dal tema ‘L'Italia al lavoro’.
“Apprezziamo l’analisi del Segretario provinciale di Matera, Pino Amatulli e di quello Regionale della Cisl, Nino Falotico ma restiamo molto critici sulle cose non veritiere che il Ministro Poletti ha raccontato alla platea ossia che il Governo intende creare occupazione ai giovani con contratti a tempo indeterminato. Poletti fa bene a sapere che sul Jobs act l’Ugl è molto critica poiché Renzi ha unilateralmente deciso senza che le parti sociali avessero la possibilità di un sereno e costruttivo confronto. Dal contratto a tempo indeterminato che una volta il lavoratore godeva – spiega Giordano – si è passati a quello a tutele crescenti, e certamente proprio il Ministro Poletti ha fortemente avvallato con Renzi la scelta di rendere ancora più precario il lavoro che ad oggi, abbiamo solo registrato proclami elettoralistici e propagandistici. Per non parlare di tutte quelle correzioni sul decreto che sono stati sbandierati dal governo come effetto positivo dell’applicazione del Jobs Act che hanno rappresentato contratti di lavoro a titolo collaborativo a tutele crescenti. La Basilicata oggi è automotive, turismo, petrolio, temi ottimamente centrati da Michele Somma, Presidente di Confindustria Basilicata ma – prosegue Giordano – vanno ancor più sviluppati e sostenuti da veri programmi con tempi certi e chiari sul cosa nell’immediato si deve, si può e và fatto. L’effetto di Melfi noi dell’Ugl lo ribadiamo, convinti, che Fca non ha mai scherzato, lo dimostrano gli investimenti e le assunzioni con il conseguente incremento occupazionale anche nelle aziende dell’indotto. E’ chiaro che se l’azienda ha promesso e messo del suo, realizzando investimenti straordinari ma soprattutto mettendo in atto una chiara e lungimirante politica industriale e finanziaria, la politica regionale è stata e continua ad essere dormiente. Mentre Fca corre e stupisce tutti nel mondo con investimenti speciali nella nostra Regione, noi ancora siamo fermi al punto di capire quali sono ad esempio le esigenze a livello infrastrutturale. Allora nel sottoscrivere grande e condivisa affermazione della segretaria generale della Cisl, Anna Maria Furlan che oggi serve un sindacato unitario non un sindacato unico, sosteniamo che per fortuna in Italia e in Basilicata esistono anche esempi positivi dove la concertazione tra sindacato e azienda ha portato a nuove assunzioni, rilancio degli stabilimenti e aumento della produzione, come avvenuto con la Fiat di Melfi. Non basta però una grande realtà per rilanciare l'intera regione. Servono investimenti in infrastrutture e progetti seri per Matera Capitale della Cultura nel 2019, Melfi leader europea nel settore dell’automotive e con la città di Potenza capoluogo di regione impegnata a superare il difficile momento di crisi che sta attraversando . Non solo proclami ma idee e fare, ci sono i presupposti per lavorare tutti, sindacato, politica, imprenditori. Per questo – conclude Giordano – il Governo deve rimettere al centro della sua agenda la Basilicata, di cui sembra ricordarsi solo quando c'è da parlare di petrolio".

BAS 05

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