Geogastock; De Filippo: Utilizziamo assenso per imporre condizioni

“Consapevoli dell’importanza del progetto per il Paese, ma pretendiamo garanzie e vantaggi competitivi per il nostro territorio”. Mancusi: “Siamo andati oltre le previsioni dello Stato”

“Abbiamo utilizzato lo strumento dell’assenso – ha commentato il presidente della Regione Vito De Filippo – per intervenire nella sostanza di decisioni che la legge italiana riserva allo Stato e posso dire che il risultato è stato convincente. La Basilicata è consapevole dell’importanza, nell’interesse generale del Paese e della stessa Regione, dell’incremento delle capacità di stoccaggio di gas naturale, destinata a migliorare il grado di sicurezza ed affidabilità di utilizzo del gas per le esigenze civili ed industriali della collettività ma, così come in altri casi, chiede che a fronte del suo ruolo di servizio al Paese possa ottenere garanzie assolute e vantaggi di competitività per il proprio territorio. Lo stoccaggio è una tecnica ampiamente provata in tutto il mondo: ripristino un serbatoio naturale ormai esausto con la stessa molecola che ho spillato per anni. Ma noi abbiamo preteso ulteriori misure di tutela ambientale, anche a costo di metterne in campo di ridondanti. E sul versante della crescita, mettiamo in campo un meccanismo per l’abbattimento dei costi di energia alle imprese della Val Basento che unanimemente per gli analisti rappresenta uno dei fattori di maggiore attrattività delle imprese. In questo modo – ha concluso De Filippo – garantiamo energia all’Italia e sicurezza e sviluppo al nostro territorio”.
“La Regione – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Agatino Mancusi – è voluta andare oltre le previsioni dello Stato in materia di garanzie ambientali. L’intesa che eravamo chiamati ad esprimere – ha spiegato – in verità non aveva questo tipo di finalità, ma la lunga fase di dialogo condotta con la società ha prodotto il risultato di condividere misure ulteriori rispetto a quelle imposte dallo Stato. Del resto tutelare l’ambiente non vuol dire bloccare ogni iniziativa, ma individuare le modalità che rendano le attività dell’uomo compatibili con l’ambiente”.

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