Il segretario generale della Cgil Basilicata Alessandro Genovesi dichiara in una nota che oggi in Basilicata ci sono 30 mila famiglie sotto lo soglia di povertà assoluta.
“Sono giovani disoccupati o precari che guadagnano una miseria o che hanno perso il lavoro e non hanno diritto neanche agli ammortizzatori sociali; sono gli attuali beneficiari del programma Copes a cui, non per colpa loro, non sono stati offerti programmi di formazione o inclusione; vi è una parte consistente di ex lavoratori da molti anni nel limbo della mobilità in deroga e che oggi, con la retroattività del c.d. “Decreto Poletti”, dal 1 settembre, sono fuori da ogni platea; vi sono pensionati al minimo che non raggiungono i 500 euro. Non lo diciamo noi della Cgil, ma l'Istat e lo Svimez e basta guardarsi intorno per capire che la crisi è talmente grave che servono scelte politiche che, nel tamponare l'emergenza, costruiscano risposte credibili, strutturali e in grado di reggere nel medio periodo, senza demagogia, senza prendere in giro (magari per fini politico elettorali, per oggi o per domani), senza strumentalizzare l'esasperazione di chi oggi mangia solo rabbia e paura.
Serve allora uno strumento per dare continuità di reddito e servono politiche per costruire reali occasioni di lavoro. Per questo da tempo la Cgil ha scritto e condiviso con Cisl e Uil il Piano per il lavoro: una serie di proposte articolate per affrontare l'emergenza, perché diversi sono i problemi e le condizioni e diverse devono essere le soluzioni e gli strumenti da mettere in campo. Rivendichiamo per prima cosa il rispetto dell'accordo siglato il 14 luglio 2014 con la Regione, che si è impegnata a garantire una continuità di reddito a chi e' stato colpito dalla tagliola del decreto Poletti e chiediamo l'attivazione immediata di una serie di strumenti per la creazione di reali occasioni di lavoro con incentivi mirati, piani formativi, contratti di servizio specifici con le imprese e le cooperative a partire dai soggetti più in difficoltà. Serve infatti una strategia mirata, che non disperda le esigue risorse pubbliche, per affrontare le criticità del nostro Paese e della Basilicata, che certo non si chiamano articolo 18 o taglio ai salari”.
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