Gallicchio ieri ha intitolato una piazza “Unità d'Italia”

Gallicchio ha già provveduto a intitolare una propria piazza all'Unità d'Italia, così come suggerito dal presidente della Regione Vito de Filippo. Il comune della Val d'Agri lo ha fatto ieri con una cerimonia alla quale ha perso parte il presidente della regione, Vito De Filippo. L’amministrazione, dunque, ha realizzato quanto proposto dal sindaco, Pasquale Sinisgalli, solo qualche giorno fa. "Per ricordare il sacrificio dei tanti per la causa dell’Unità" -aveva sottolineato- e per accogliere l’appello del presidente ai sindaci lucani". E tanto ha confermato nel suo intervento dopo aver scoperto la lapide che è stata poi benedetta dal parroco, don Marco Volpe. Sul tricolore al di sotto dell’insegna, è stata posta una sciabola di cui il primo cittadino ha spiegato la provenienza. "E’ un reperto che testimonia la partecipazione dei gallicchiesi all’Unità. La sciabola è appartenuta a Crescenzo Conte, capitano delle guardie nazionali che insieme ai fratelli, Eugenio e Leonardo e numerosi altri, da Gallicchio si diresse a Corleto per unirsi alle colonne comandate da Giuseppe Domenico La Cava".
Nel suo saluto, De Filippo ha posto l’accento sull’importanza dei festeggiamenti del 150°. "La Basilicata -ha detto- ha preso molto sul serio la circostanza di questo anniversario. Non a caso, senza tentennamenti, avevamo già deciso la chiusura delle scuole per il 17 marzo. Prima ancora che il Consiglio dei Ministri, in maniera divisa, istituisse la festa nazionale".

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