Flovilla (Udc): metodo e contenuti innovativi per cambio di passo

“La Basilicata non può permettersi che le nuova fibrillazioni interne al centrosinistra, che sono in parte il risultato di una oggettiva difficoltà del gruppo dirigente del Pd ad uscire dalla “vicenda Fenice”, si scarichino sull’attività istituzionale e di conseguenza sulle nostre comunità”. E’ quanto sostiene il vice coordinatore regionale dell’UDC della Basilicata Antonio Flovilla. “E’ soprattutto la situazione economico-finanziaria che vivono il Paese e l’Europa, intrecciata alla crisi politica che si è aperta nelle ultime ore con il Premier Berlusconi costretto a lasciare, che – aggiunge – devono convincere la classe politica e dirigente della nostra regione a fare di più e meglio, in alcuni casi, sostituendosi alla carenza di politiche nazionali per il welfare, il lavoro, le infrastrutture e la crescita. Le prime quattro misure contenute nel Patto di Sistema-Basilicata Obiettivo 2012, approvate ieri dalla Giunta Regionale, riferite a Microcredito, Task force sburocratizzazione, Fondo regionale di Venture Capital e Banda Larga – continua Flovilla – vanno proprio in questa direzione ed incoraggiano a proseguire nello sforzo che l’intero centrosinistra deve lealmente sostenere per raggiungere obiettivi di sviluppo e di nuova occupazione specie giovanile ed intellettuale di cui abbiamo assoluto bisogno. Per questo, ritengo necessario recuperare e rilanciare l’intesa di maggioranza attesa a nuove prove difficili, tra le quali la tornata di nomine in enti, che non può rappresentare la solita occasione per individuare le “caselle” dei partiti. Attraverso il metodo nuovo del coinvolgimento e della rappresentanza dei territori, si deve praticare la strada della competenza, del merito e della professionalità. Va apprezzato in proposito il gesto del dr. Maroscia di non riproporre la propria candidatura in incarichi di Aziende Sanitarie. Si tratta dunque di procedere a quel cambio di passo che le nostre comunità ci richiedono e che non basta evocare, attraverso la discontinuità, come del resto è stato ribadito dalla direzione regionale del Pd, intesa come progetto complessivo di cambiamento. Sempre sul piano del metodo – afferma il vice coordinatore regionale dell’UDC – è tempo di allargare partecipazione e confronto tra e nei gruppi dirigenti del centrosinistra rifuggendo dal vecchio clichè delle consultazioni ristrette del Presidente della Giunta o delle riunioni del “direttorio” dei segretari politici. Se vogliamo realmente aprire in politica uno scenario nuovo – dice Flovilla – non possiamo avere alcun timore ad accrescere la qualità del confronto puntando al rinnovamento delle classi dirigenti.
Quanto al compito specifico che spetta alle forze politiche dei cattolici, abbiamo un esempio concreto che è rappresentato dal “Manifesto per la Buona politica e per il Bene comune”, promosso dal Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel Mondo del Lavoro. L’intento delle grandi organizzazioni è quello di aprire la strada ad una “grande, generosa, generale mobilitazione delle energie civili, sociali, imprenditoriali degli italiani, che metta in moto le forze positive che si esprimono nella società a servizio del bene comune”. Rispondendo in questo modo all’appello del Papa e dei Vescovi per un impegno fecondo dei cattolici rivolto al rinnovamento morale e civile della politica nazionale. Obiettivo finale: impostare un’agenda politica che affronti, con forza, costanza e visione di lungo periodo le questioni decisive”.

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