Fit Cisl: Su Acta aprire confronto con i sindacati

“Le dichiarazioni del Assessore Comunale all’ambiente Coviello rilasciate in questi giorni sulla raccolta differenziata sono sconcertanti”. Lo dichiara, in un comunicato stampa, Francesco Capasso, Segretario del settore ambiente della Fit-Cisl di Basilicata.
Il rappresentante della Cisl registra “una inversione di tendenza della giunta De Luca, che nel recente passato sosteneva che l’Acta andava profondamente cambiata. Ora invece l’Assessore sostiene che l’Acta è meritevole di svolgere tantissimi servizi, nonostante manchino una cifra imprecisata di risorse per poter svolgere oltre ai servizi d’istituto anche la raccolta differenziata.
Certo, – prosegue Capasso – l’Assessore dimentica che nel mese di marzo scorso è stato proprio il Sindaco De Luca a convocare i sindacati confederali per comunicare che avrebbe adottato provvedimenti straordinari per reperire ulteriori unità da assegnare all’Acta per svolgere il programma della raccolta differenziata. Unità che sarebbero dovute essere quelle dell’ex inceneritore, della Facility, insomma, per dirla con le parole del Sindaco, i lavoratori che avevano perso nella intricata vicenda del dissesto, il lavoro e che avrebbero in qualche modo dovuto sopperire attraverso strumenti legati alle regole sul lavoro, alla momentanea mancanza di personale all’ACTA, chissà cosa è successo, da marzo ad oggi?
Non ci sembra possibile – prosegue Capasso – che per svolgere la raccolta differenziata si stia addirittura ipotizzando di cancellare il Know-how che l’Acta ha determinato nel corso degli ultimi 40 anni di attività, per trasformarsi radicalmente ed esternalizzare le attuali attività svolte magari con gare, tipo quelle degli impianti sportivi comunali, per poi svolgere il solo lavoro della raccolta differenziata.
Noi, – prosegue Capasso – siamo convinti che l’Acta S.p.A. è nata con lo scopo di gestire il complesso ciclo dei rifiuti della città capoluogo, come siamo altrettanto sicuri che le quasi 50 unità che mancano per svolgere tutti i servizi che si sono venuti a determinare con la messa in atto della differenziata spinta, non possono significare esternalizzare ad una ditta esterna i servizi sino ad ora svolti, anche in ragione del limite della spesa imposto all’ente Comune, dal dissesto determinatosi. A riguardo, riteniamo che non sfugga a nessuno il fatto che affidare una gara per un valore potenziale di circa 2,5 milioni di euro, comporterà la perdita di un lasso di tempo imprecisato, tempo, che potrebbe invece essere utilizzato, annettendo all’Acta le 50 risorse prima richiamate, per intensificare ed ottimizzare il lavoro sulla città, unità, che il Sindaco De Luca aveva addirittura pre-allertato per una imminente positiva “sistemazione”, nella riunione di marzo scorso.
Peraltro – continua Capasso – lo stesso servizio messo a gara può essere svolto dai dipendenti diretti della partecipata comunale sostenendo solo il costo vivo legato all’assunzione e traendo qualche guadagno per il Comune, derivante dal risparmio della fase di gara e dai limiti fisiologici del margine di utile aziendale che una qualsiasi azienda deve avere per partecipare ad una gara pubblica. In ultimo, non bisogna perdere assolutamente di vista la confusione organizzativa che si verrebbe a determinare per il coordinamento dei servizi di igiene urbana, lavoro, che dev’essere svolto unitariamente dall’Acta.
In questi mesi l’assessore ha fatto ben comprendere le sue capacità nell’amministrare un settore così delicato come quello dell’ambiente, ma farebbe bene – prosegue Capasso – ad aprire un confronto con le parti sociali e con le rappresentanze aziendali al fine di non fare nuovi errori a discapito dei Cittadini, dei Dipendenti e della finanza pubblica che vorremmo ricordagli, vive all’interno di un dissesto”.
bas04 

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