"Al termine dell’incontro tenutosi oggi presso la Regione Basilicata la Fiom Cgil rende noto che: nei giorni scorsi ha ricevuto dalla Fiat Sata la comunicazione di apertura della procedura di Cassa Integrazione Straordinaria per Ristrutturazione. Successivamente la direzione aziendale ha convocato un tavolo con le sole organizzazioni sindacali firmatarie del CCSL (Fim, Uilm, Uglm, Fismic), escludendo la Fiom Cgil.
La Fiat Sata con questo comportamento – spiega il comunicato sindacale – continua a discriminare la Fiom Cgil, organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa, e persegue una condotta tesa a chiedere alle organizzazioni sindacali complici di aderire a testi scritti dalla direzione aziendale. Infatti, l’accordo firmato da Fim, Uilm, Uglm e Fismic ricalca la lettera di informazione che l’azienda ha inviato a tutte le organizzazioni sindacali.
L’accordo firmato non garantisce il mantenimento degli occupati al termine del periodo di cassa integrazione, non garantisce la produzione della nuova Punto presso lo stabilimento di Melfi per il mantenimento della saturazione degli impianti.
Le lavoratrici e i lavoratori della Fiat Sata devono sapere che al termine del periodo di ristrutturazione non essendoci garanzie si concretizza il rischio concreto della riduzione dell’occupazione. Basta vedere quello che sta accadendo negli altri stabilimenti in Italia in cui c’è stato un processo di ristrutturazione: Pomigliano d’Arco con più di 2000 lavoratori in cassa a zero ore; Mirafiori tre giorni di lavoro a settimana, Cassino meno di due settimane di lavoro al mese solo per citarne alcuni".
"La Fiom Cgil chiede: il rispetto della Legge nella procedura di esame congiunto per la Cassa Integrazione Straordinaria (come normalmente avviene per tutte le crisi aziendali in Regione Basilicata); il crono programma del piano industriale con la certezza dei nuovi modelli compresa la nuova Punto; il mantenimento della totalità dell’occupazione al termine della ristrutturazione;
la rotazione equa a parità di mansione e la maturazione intera dei ratei di ferie, permessi e tredicesima; il riconoscimento della rappresentanza democratica in fabbrica, anche al fine di verificare l’andamento della Cassa; un sostegno al reddito (trasporto e mensa) alle lavoratrici e ai lavoratori che saranno posti in formazione".
BAS 05