“Un lavoratore di 68 anni cade e precipita nella tromba delle scale mentre lavora sul un tetto. L’ultimo, solo in ordine di tempo, infortunio verificatosi riapre il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro e riporta al centro l’applicazione delle leggi”. E’ quanto dichiara in una nota la Segretaria di Fillea Cgil, Angela Pina De Cristofaro. “Quanto previsto dal dlgs 81/08 – prosegue la nota – non deve essere visto come un mero adempimento burocratico. Rispettare le norme non deve equivalere a presentare faldoni di carta, magari anche ben scritti o a volte redatti a fotocopia per dimostrare di aver adempiuto a quanto previsto dalla legge, ma a salvare la vita dei lavoratori e per far ciò occorre invertire questa tendenza e cambiare mentalità: la sicurezza non è un adempimento burocratico.
Ci viene da chiedere – continua la segretaria Fillea Cgil, De Cristofaro – che ci faceva un uomo di 68 anni in un cantiere edile? Le norme in vigore prevedono che a quell’età si dovrebbe essere in pensione, l’età del lavoratore rimette al centro il problema più volte denunciato che l’APE (anticipo pensionistico) non ha funzionato per i troppi requisiti previsti per accedervi, e che non si può stare sulle impalcature a 68 anni. Altra faccia della medaglia è l’innalzamento dell’età pensionabile prevista dalle riforme, pre-Fornero che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni dal 2018, su cui CGIL-CISL –UIL, si sono dette contrarie e sul quale lanciamo un appello al Governo affinché legiferi in tale direzione, altrimenti saremo costretti alla mobilitazione. La Fillea Cgil Potenza – conclude la nota – si stringe attorno alla famiglia del lavoratore sottolineando la necessità di operare maggiori controlli circa il rispetto delle norme di prevenzione e del CCNL”.