Fiat Melfi, Napoli: “migliorare la logistica”

Il consigliere regionale del Pdl analizza i numeri della casa torinese e lancia un monito: “rendere competitiva l’area industriale di Melfi, indicata come strategica per il futuro del gruppo”

“Le istituzioni regionali devono impegnarsi affinché il futuro del sito di San Nicola non sia legato a problemi territoriali che le carenze infrastrutturali e i ritardi dello sviluppo economico, nella nostra regione, evidenziano puntualmente. E’ necessario rendere competitiva l’area industriale di Melfi, migliorando complessivamente la situazione logistica di una zona che vede ancora inespresse le potenzialità e che potrebbe diventare punto di riferimento per l’intero meridione d’Italia aprendo, soprattutto, ai mercati mediterranei”. E’ quanto sottolinea il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli, per il quale “le vicende del contratto nazionale ricadranno sicuramente anche sullo stabilimento di Melfi e, proprio per questo, è necessario un dialogo aperto e senza pregiudizi con i vertici del lingotto utile per evitare il nefasto canto delle sirene che vuole Melfi fuori dal contesto del futuro Fiat”.

“La classifica mondiale relativa alla vendita di autovetture nell’anno 2010 che vede quattro produttori con una quota superiore ai sette milioni di veicoli venduti, attesta la Fiat – sottolinea Napoli – al settimo posto con una produzione, comprese le vetture Chrysler, poco superiore ai tre milioni e mezzo di autovetture prodotte. Nonostante la buona posizione, tra i primi diciassette costruttori mondiali di autovetture, il gruppo torinese ha comunque registrato un calo nei volumi di vendita nel 2010, soprattutto per il calo del mercato nazionale e di quello brasiliano”.

“Per le strategie del 2011 il piano industriale dell’azienda prevede di recuperare quote di mercato, superando i quattro milioni di autovetture vendute per avvicinarsi a quella quota, tra i cinque e i sei milioni, indicata da Marchionne come fondamentale per il futuro del mercato dell’auto. L’aumento di produzione per il 2011 interesserà – conclude Napoli – anche lo stabilimento lucano che, nei piani della Fiat, è sempre indicato come strategico per il futuro del gruppo”.

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