"La Cgil di Potenza giudica sbagliata l’iniziativa della Fiat di disdettare gli accordi in essere negli stabilimenti italiani, che regolamentano i diritti sindacali dei lavoratori sull’attività lavorativa e salariale, sarebbe invece necessario che la Fiat riconosca ai lavoratori e ai loro rappresentanti eletti il diritto di contrattare liberamente e alla pari sulle condizioni di lavoro e sullo sviluppo delle attività produttive". E' quanto si legge in un comunicato stampa del sindacato, per il quale tre sono le questioni fondamentali su cui non deve derogare la contrattazione e cioè relazioni industriali, Produttività e competitività e, infine, Investimenti e occupazione.
Per quanto riguarda il primo punto "l’esperienza contrattuale degli ultimi anni a Melfi – afferma il sindacato – indica che quando si accetta l’elemento della contrattazione come strumento della mediazione dei diversi interessi in campo (lavoratori e azienda) è possibile trovare le eque soluzioni organizzative e produttive in grado di coniugare gli obiettivi dell’impresa con le richieste dei lavoratori a tutela dei diritti e delle loro condizioni di lavoro". Per il secondo "lo stabilimento di Melfi con una produzione di 72 vetture per occupato (Mirafiori 45) si colloca già oggi ai primi posti per livelli di produttività tra gli stabilimenti automobilistici a livello Europeo.
Ciò significa che ulteriori ed eventuali incrementi di produttività non potranno ricercarsi nell’intensificazione ulteriore dei ritmi di lavoro, ma solo su nuovi investimenti e sull’aumento dell’occupazione anche al fine di non compromettere ulteriormente le condizioni di salute dei lavoratori che finora vi hanno concorso in maniera determinante". Per il terzo punto, invece, "gli investimenti annunciati per gli stabilimenti italiani dal Piano Industriale 2010-2014, di cui ad oggi non si conoscono tuttavia ancora i dettagli, non potranno basarsi – si legge ancora nel comunicato – solo sull’ipotizzato aumento dell’intensificazione produttiva, ma dovranno riguardare anche la qualità del prodotto ed in particolare la progettazione e l’effettiva produzione di autoveicoli innovativi dal punto di vista della motorizzazione poiché solo sulla componente dell’innovazione di prodotto si giocherà la vera competitività dei prossimi anni tra le principali case automobilistiche".
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