“Auspichiamo che la decisione definitiva faccia chiarezza”. Così la Ola (Organizzazione lucana ambientalista), che in una nota circostanziata ha commentato il decreto del Tar che consente la ripresa delle attività dell’impianto Fenice, in attesa che lo stesso tribunale si pronunci nel merito il 16 novembre. Tra le motivazioni “il Tar ha ribadito come, alla base della propria scelta, vi sia anche – afferma la Ola – il bilanciamento degli interessi coinvolti alla luce della domanda risarcitoria presentata da Fenice nel proprio ricorso”. “I cittadini meriterebbero ben altro rispetto e considerazione – conclude la Organizzazione – dal momento che da vittime dell'inquinamento devono oggi subire la beffa di pagare anche i danni ad una società a responsabilità limitata che – è bene sottolineare – è stato dimostrato inquina da oltre 10 anni”.
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