Fenice: Città Plurale su ricorso Tar

“E' sempre più evidente che la carrellata di interventi fatti in consiglio regionale e richieste di trasparenza servano solo per distrarre i cittadini e riprendersi la patente di buoni amministratori.
Quando, poi, Fenice fa la sua prevedibile abbaiata per dire che non ci sta al blocco del impianto tutti fuggono e si discute del Sesso degli Angeli”. E’ quanto si legge in una nota di Città Plurale.
“La Regione pur chiamata in causa invia degli osservatori per essere informata. Al Magistrato viene dato campo libero per discettare sul rapporto di Asp ed Arpab. La prima dice che non avendo dati non può ritenere che la salute sia messa a grave rischio da Fenice. In realtà il non sapere significa esattamente non essere a conoscenza e quindi ogni situazione è possibile. L’ Arpab risponde in maniera bizantina pur evidenziando difficoltà di campionamento e ad effettuare precise valutazioni”
“Le carrellate di interventi – si legge ancora – servono solo a dimostrare che il fiato in gola c’è.
Si lascia, così, che la situazione scorra senza seria opposizione al ricorso di Fenice ed anzi una volta che il Tar avrà accettato la tesi del ricorrente si potrà dire che anche l'indagine che la magistratura ordinaria sta mandando avanti non è del tutto fondata, che quanto è accaduto è solo dovuto a meri disguidi amministrativi e che tutto è stata una caccia alle streghe ed allora: liberi tutti”.
bas 02

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