In una lettera inviata al presidente Pittella e all’assessore alla Sanità Franconi la Fenasp Basilicata – che rappresenta strutture ambulatoriali eroganti prestazioni di fisiokinesiterapia a carico del sistema sanitario regionale, con più di settanta dipendenti assunti a tempo indeterminato, oltre a decine di liberi professionisti – ha comunicato la determinazione degli associati Fenasp Basilicata di chiudere le strutture al raggiungimento del tetto contrattualizzato, precisando che ciò si verificherà già a partire dal mese di settembre prossimo e rinnovando la richiesta di un incontro.
“Ci si avvia verso una scelta che ovviamente non ha nulla a che fare con la turnazione per ferie – è scritto nella lettera – una decisione per noi molto dolorosa che non avremmo mai voluto prendere sia per la tenuta occupazionale, sia per l’utenza che necessita di cure ma, è l’unica soluzione possibile per chi fa azienda, sia pure un’azienda speciale perché riguarda la salute dei cittadini. Siamo consapevoli che tale situazione produrrà un grandissimo disagio a tutte le persone bisognose di assistenza con difficoltà motoria per esiti di traumi o di interventi chirurgici, anziani con patologie invalidanti e bambini in cura per logopedia. Oggi per noi diventa persino difficile tornare a parlare di tutte le problematiche, in un momento in cui, i problemi più che essere affrontati, dovevano essere già risolti”.
“La politica, nell'ultima legislatura – evidenzia Fenasp Basilicata – ha determinato reali ingiustizie a danno solo di alcune strutture e, nonostante impegni e promesse, nulla è stato fatto per superare questa situazione che avremmo voluto illustrare più compiutamente in un incontro con l'assessore Franconi, ma che l'assessore non ci ha mai concesso e non comprendiamo le motivazioni della mancata convocazione più volte sollecitata. In questi ultimi anni abbiamo cercato di trovare modi e forme per comunicare il disagio delle strutture; purtroppo abbiamo trovato un muro di gomma e l'ultimo confronto avuto lo scorso anno, presso il Dipartimento Salute, tra l'assessore regionale Attilio Martorano, i dirigenti generali e le associazioni di categoria si è concluso in un modo molto discutibile. Si rende improrogabile una soluzione –aggiunge Fenasp – che vada a ridefinire i tetti di spesa assegnati alle strutture sanitarie private al fine di stabilire adeguati tetti contrattuali che tengano conto di criteri come il fabbisogno, la percentuale tra tetto assegnato e personale assunto a tempo indeterminato, la dotazione tecnologica e strutturale, il diritto alla libera scelta dell'utenza“.
Nella lettera si sintetizzano le problematiche che in più occasioni sono state evidenziate da Fenasp Basilicata e che dovrebbero essere già note al Presidente e all’Assessore: le leggi regionali n. 17/2011 e 16/2012, le risorse aggiuntive per la logopedia, i risparmi di settore.
“E' doveroso rimarcare inoltre – conclude la lettera – che la partecipazione alla redistribuzione dei risparmi di settore, in questo frangente, è vitale per la tenuta dei livelli occupazionali e delle condizioni organizzative e strumentali sin qui assicurate dalle strutture”.
BAS 05