I consiglieri incontreranno i giornalisti martedì 21 Febbraio 2017, alle ore 10,30, presso la sala stampa del Consiglio regionale, per spiegare la loro opposizione alla promozione dello spettacolo presso il pubblico scolastico
Martedì 21 Febbraio 2017, alle ore 10,30, presso la sala stampa del Consiglio regionale (piano terra del palazzo della Giunta regionale) i consiglieri regionali Pace, Bradascio e Spada incontrano i giornalisti per spiegare la loro opposizione alla promozione dello spettacolo “Fa’afafine” presso il pubblico scolastico.<br /><br />“Uno spettacolo – si legge nella nota – che anche nel nome, nasconde ambiguità ed incertezze. Proprio perché si tratta di uno spettacolo di grande valore artistico, che ha ricevuto premi e riconoscimenti a livello internazionale sarebbe stato utile discuterne l’utilità della sua diffusione in una fascia d’età fortemente a rischio. Insomma è mancato un confronto serio e leale all’interno della comunità lucana e pertanto affermiamo che in questa decisione leggiamo la volontà di diffondere un approccio altamente ideologico con il quale vengono presentati ai nostri ragazzi temi certamente critici e sensibili, la volontà di abbattere la dualità maschile e femminile a favore di una sessualità fluida e indefinita e l’attacco violento alla figura dei genitori e della famiglia. Chiediamo, pertanto, di ritirare la decisione della sua diffusione”.<br /><br />“Pace, Bradascio e Spada – precisa la nota – sono i firmatari insieme ai consiglieri Benedetto, Miranda Castelgrande, Castelluccio, Mollica, Napoli e Rosa di una mozione, approvata a maggioranza un anno fa, che impegna la Giunta affinché nelle scuole di ogni livello e grado in Basilicata non venga introdotta la “teoria gender” e che venga rispettato il ruolo della famiglia nella educazione all’affettività e alla sessualità; che sia oggetto di studio l’art. 29 della nostra Costituzione che privilegia la famiglia come società naturale, fondata sul matrimonio; che si educhi a riconoscere il valore e la bellezza della differenza sessuale e della complementarietà biologica, funzionale, psicologica e sociale che ne consegue e che si educhi al rispetto del corpo altrui ed al rispetto dei tempi della propria maturazione sessuale ed affettiva. Questo implica che si tenga conto delle specificità neurofisiologiche e psicologiche dei ragazzi e della ragazze in modo da accompagnarli nella loro crescita in maniera sana e responsabile, prevedendo corsi di educazione all’affettività e alla sessualità, concordati con i genitori e non imposti senza alcuna informazione e senza consenso esplicito e consapevole.<br /><br />“I consiglieri – conclude la nota – dichiareranno la loro contrarietà ad ogni forzatura ed a ogni ‘imposizione educativa’ sotto qualunque forma che vada contro i criteri già espressi. Si deve tutto il rispetto possibile all’autonomia scolastica e alle scelte pedagogiche di ogni scuola, ma i consiglieri auspicano che le famiglie vengano sempre adeguatamente informate specialmente quando sono in gioco momenti educativi importanti relativi all’affettività e alla sessualità di ragazzi ed adolescenti”.<br /><br />