EX ARBEA: CSAIL CHIEDE GIUSTIZIA

La notizia che arriva da Bruxelles della nuova multa dell'Unione Europea per lo “scandalo ex Arbea”, diffusa dall’europarlamentare Piernicola Pedicini, per numerosi agricoltori della Val d’Agri e del Sauro riapre una vecchia “ferita” mai rimarginata e riaccende la protesta anch’essa mai sopita. E’ il commento del Csail affidato al portavoce Filippo Massaro che aggiunge: qualcuno dovrà pur dare conto dei 95,5 milioni di euro circa di multa inflitta all’ex Arbea, in varie fasi, dal 2007 al 2010 e che sono stati sottratti direttamente al mondo agricolo lucano. Proprio così – spiega la nota – ogni euro di multa (o meglio è il caso di parlare di milione di euro) corrisponde a euro (milioni) che gli agricoltori avrebbero potuto ricevere per rilanciare le proprie aziende e con esse l’economia e l’occupazione locale. Senza sottovalutare che è l’intera collettività a dover risarcire l’Unione Europea per il comportamento assunto da un manipolo di burocrati inefficienti. Quegli stessi burocrati che attraverso procedure molto discutibili e oggetto di inchieste hanno fatto una carriera fulminante all’interno dell’ex Arbea.
L’indignazione – dice Massaro ricordando che nelle scorse settimane sono state depositate diffide nei confronti di amministratori-funzionari dell’ ex Arbea e della Regione –  è sempre più insopportabile: i ritardi nei pagamenti comunitari hanno raggiunto il record di 16 anni con pratiche “incagliate” nella “rete burocratica” che risalgono all’anno 2000.
Il Csail insieme al comitato di lotta degli agricoltori dei comprensori Val d’Agri-Sauro – è scritto nella nota – ha promosso numerose manifestazioni culminate nella storica occupazione della sede ex Arbea, oltre a petizioni popolari (foto) e continua a chiedere giustizia a tutti gli organismi ed enti che sono preposti  ad assicurare la giustizia. Siamo contro un  sistema perverso, che gioca sulla pelle di chi produce, con il risultato che la Regione dopo le multe di Bruxelles è a rischio di disimpegno (come è già avvenuto per il Psr 2007-2013). La nostra protesta non indietreggia di un centimetro, anzi proprio alla luce della nuova multa – afferma Massaro – intendiamo riaccendere l’attenzione su quella che non a caso, come ribadisce l’europarlamentare Pedicini, è stato definito una delle vicende più gravi e intricate verificatesi in un ente della Regione Basilicata con coperture di ogni natura.
Il risultato: per incassare un mandato di pagamento per aiuti comunitari  da noi passano anni. Una situazione scandalosa che- conclude Massaro –  provoca danni gravissimi ad agricoltori ed economia locale e che alimenta il giro d’affari di usurai a cui tanti piccoli imprenditori agricoli sono costretti a rivolgersi come testimoniano dati recenti di crescita del fenomeno in Basilicata.

    Condividi l'articolo su: