In occasione del Congresso dell'Alde, Luigi Scaglione, consigliere regionale uscente delegato ai lucani all’estero ha affermato che:“occorre ripartire anche dagli Italiani all’estero per una nuova idea condivisa”
Il consigliere regionale uscente, Luigi Scaglione, ha dichiarato che: “Il Centro Democratico ha compreso con molto anticipo la voglia di Europa ed è per questo che trova la nostra convinta adesione anche a livello regionale, ad un progetto di più ampia portata che guarda alle prossime elezioni Europee ed alle scadenze elettorali che verranno, come ad una occasione di condivisione e non di divisione”.<br /><br />“Ci sono questioni locali ed italiane più in generale che si incrociano con quelle europee. Questioni – ha proseguito Scaglione – che non vanno messe in secondo piano, ma che si legano direttamente al vivere comune ed alle opportunità di sviluppo dei nostri territori da cui non si può prescindere. Sconfiggere gli euroscettici, aumentare la voglia di Europa unita, credere di più nei programmi di solidarietà civile e sociale, sostenere le aree sottosviluppate, sembrano essere i temi di fondo di cui anche in Basilicata, nel Sud e nel nostro Paese, si comincia a ragionare non più nell’attesa di finanziamenti che arrivano da Bruxelles, ma nella prospettiva di un paese comune con cui condividere le occasioni di sviluppo che si presentano. Questo il Centro Democratico lo ha compreso con molto anticipo ed è per questo che trova la nostra convinta adesione anche a livello regionale, ad un progetto di più ampia portata che guarda alle prossime elezioni Europee ed alle scadenze elettorali che verranno, come ad una occasione di condivisione e non di divisione”.<br /><br />“Partecipando al Congresso dell’Alleanza dei Liberal Democratici a Londra – sottolinea Scaglione – nella delegazione del Centro Democratico composta anche da Rudi Russo e David Favia, consiglieri regionali della Toscana e delle Marche, ci è stato possibile valutare il grado di attesa di una comunità politica internazionale delle idee di cui Bruno Tabacci ed il suo partito, sono portatori, rispetto ad un progetto di superstato come delineato nelle attese dei tedeschi. E il manifesto politico varato crea proprio le condizioni ideali per una partecipazione politica convinta ad una competizione elettorale in cui far confluire anime comuni di una identità si popolare ma capace di ascoltare le ragioni della gente comune. Non è un caso che negli interventi ci si è richiamati alle sofferenze delle comunità internazionali afflitte da conflitti di guerra, ma anche alle difficoltà dell’Europa di sentirsi vicina all’Italia quando affrontava l’emergenza Lampedusa. Mai più morti inutili, ma più Lampedusa, mai più una Europa dei ragionieri e dei contabili”.<br /><br />“Un’idea che suona come un monito – afferma Scaglione – ma anche un indirizzo programmatico a cui, tra l’altro, anche come consigliere regionale delegato ai Lucani all’estero, avevo avvertito in occasione degli incontri al Ministero degli Affari Esteri ed al Consiglio Generale degli Italiani all’estero, bisognava indirizzarsi nell’esame del corretto utilizzo delle risorse europee messe a disposizione delle aree svantaggiate e per le quali le regioni del Sud e la Basilicata devono saper affrontare con piglio nuovo i progetti di Internazionalizzazione e di sviluppo del sistema attraverso le comunità degli Italiani, nel nostro caso, residenti all’estero. Sono loro la nostra prima linea da cui partire per immaginare una Italia forte che partecipa al progetto di nuova Europa. E con il Centro Democratico – conclude Scaglione – questa prospettiva politica si apre in maniera straordinaria sostenendo un candidato dell’Alleanza dei Liberali e Democratici alla Presidenza della Commissione Europea e nelle prossime elezioni europee ed a livello locale nel collocarsi in un’area di centro moderata che chiede rispetto agli alleati del centro-sinistra ed apre una nuova fase storica”.<br /><br /><br /><br />