Enoteca regionale lucana, se ne discute in III CCP

Sull’argomento audito il direttore generale del dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale, Economia montana, Andrea Freschi

La III Commissione consiliare (Attività Produttive, Territorio e Ambiente), in sede di indagine conoscitiva relativa all’attuazione dell’art.3, comma 1, della L.R. n.13/2008 che istituisce l’Enoteca regionale lucana ha svolto, questa mattina, l'audizione del direttore generale del dipartimento Agricoltura, Andrea Freschi.

Il dott. Freschi dopo aver illustrato le varie fasi che hanno portato alla individuazione delle modalità per la costituzione ed il funzionamento dell’Enoteca regionale lucana, nonché all’individuazione della sede presso il Comune di Venosa, ha spiegato i vari articoli dello Statuto che prevedono, tra l’altro, la durata dell’istituto (50 anni), gli scopi che, ha sottolineato, sono in linea con quelli propri delle enoteche costituite a livello nazionale (promozione dell’immagine dei vini di qualità prodotti nel territorio regionale e della cultura vitivinicola, sostegno dei contatti tra le aziende e gli operatori commerciali, creazione di sinergie nella presentazione dell’immagine tra i vini e i prodotti agro-alimentari tipici della regione). L’articolato prevede, inoltre, tre categorie dei soci (fondatori, ordinari e onorari), stabilisce i contributi e le quote per il funzionamento e lo svolgimento delle attività programmate e individua gli organi (Assemblea dei soci, Comitato esecutivo, Presidente, Segretario, Collegio dei Probiviri, Revisore dei Conti).

I commissari, dopo i chiarimenti del dirigente generale, hanno evidenziato alcune criticità nella stesura dello Statuto. Straziuso (Pd) ha posto l’attenzione sulla necessità di una “governance nuova e moderna tesa a far sviluppare l’attività privata”. Attività che, a suo parere, nel caso specifico, cede il passo al protagonismo dell’ente Regione. Su cinque membri previsti per il Comitato esecutivo tre, infatti, sarebbero quelli indicati dalla Regione Basilicata. Mollica (Mpa), da parte sua, oltre a condividere quanto espresso da Straziuso ha proposto di invertire il rapporto di rappresentanza nel Comitato dando priorità agli esperti e agli operatori del settore. Altra proposta lanciata dal consigliere dell’Mpa, la trasparenza, attraverso un sorteggio, nella nomina del revisore dei conti e l’istituzione di un direttore. Tra gli altri suggerimenti indicati dai componenti dell’organismo consiliare quello del consigliere Vita (Psi) circa l’affidamento della presidenza a un privato e quello del consigliere dell’Idv, Autilio sull’attribuzione della qualifica di socio ordinario a tutti i viticultori senza l’obbligo del pagamento della quota. Il consigliere Falotico (Plb), inoltre, ha sottolineato che l’Enoteca regionale non avrebbe senso senza la presenza attiva dei produttori e degli operatori del settore. Il presidente dell’organismo consiliare, Giannino Romaniello (Sel), dopo aver ribadito l’esigenza di andare nella direzione di un istituto più snello puntando più sul privato che sul pubblico, ha informato il dirigente generale che la Commissione, alla luce delle considerazioni emerse, formulerà un parere con l’indicazione di alcune osservazioni sulla stesura dello Statuto.

In seguito, all’attenzione del parlamentino, il ddl che prevede la riforma della L.R. n.33 del 6 settembre 2001 in materia di bonifica integrale. In merito il presidente Romaniello ha informato i commissari che domani, nel corso dei lavori della prima Commissione consiliare, sarà audito sull’argomento l’assessore al ramo e che, pertanto, il ddl verrà esaminato successivamente.

Presenti ai lavori della Commissione oltre al presidente Giannino Romaniello (Sel) i consiglieri Robortella e Straziuso (Pd), Navazio (Ial), Mollica (Mpa), Falotico (Plb), Castelluccio (Pdl), Singetta (Api), Autilio (Idv), Gaudiano (Gruppo Misto) e Vita (Psi).

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