Per il consigliere regionale dell'Idv occorre una tenace opposizione per contrastare la riforma anti-federalista
“Non si dimentichi che il governo con il ddl di accentramento di compiti e funzioni sottratti alle Regioni in materia di energia si riprende le competenze non solo per il petrolio ma anche per le infrastrutture che riguardano il gas dando in questo modo disco verde, con l’obiettivo di stoppare ulteriori contestazioni ed opposizioni, al progetto di far diventare la Valbasento, con Geogastock, l’hub sud-europeo del gas”.
E’ quanto evidenzia il consigliere regionale di Idv Nicola Benedetto, per il quale “come è già accaduto in occasione della pubblicazione in data 29 settembre scorso del decreto su Geogastock, del ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il ministero dell’Ambiente e d’intesa con la Regione Basilicata, si continua a registrare ancora scarsa attenzione sulla vicenda gas concentrandosi esclusivamente sul petrolio della Val d’Agri e del Sauro, salvo a citare i casi dei rigassificatori e le proteste popolari registrate in tutt’Italia senza alcun riferimento diretto al caso della Valbasento. Avere a cuore la salute dei cittadini e dell’ambiente, come ripete il governatore De Filippo, non può limitarsi ai cittadini e all’ambiente dei due comprensori petroliferi della provincia di Potenza, di cui quello del Sauro a cavallo con la provincia di Matera, come se le comunità della Valbasento appartenessero ad un’altra Regione. A ricordarci, invece, del forte interesse sul gas in queste ore è l'ad di Edison Bruno Lescoeur a sostegno dell'opportunità di sviluppare il sistema italiano in un'ottica di esportazione di gas a condizioni competitive verso l'Europa, attraverso l'utilizzo ottimizzato delle infrastrutture esistenti e lo sviluppo selettivo di nuove infrastrutture per l'importazione di gas da fonti e rotte alternative".
"Peccato però – continua Benedetto – che i piani della italiana Edison devono scontrarsi con la concorrenza spietata dei russi di Geogastock che sembra averla avuta vinta sulla società del nostro Paese”.
Benedetto sollecita “la stessa tenace opposizione mostrata sempre in queste ore da più parti istituzionali, politiche e sociali, fino a ricordare la 'rivolta di Scanzano', per contrastare la riforma anti-federalista del Governo e nello specifico sul petrolio, anche sul progetto di Stoccaggio gas localizzato nei comuni di Ferrandina e Salandra. Una vicenda tutt’altro che chiusa e prima dell’avvio dei lavori – continua – richiede un’informativa dettagliata e puntuale della Giunta oltre che un dibattito di approfondimento in Consiglio. Troppe questioni restano ancora irrisolte. C’è bisogno, in particolare, di una scrupolosa verifica tecnica delle cosiddette ‘prescrizioni aggiuntive’ volute dalla Regione Basilicata che, a parere dei dirigenti della società, sarebbero state ‘pienamente ottemperate’, mentre è ancora tutta da dimostrare la compatibilità ambientale del Progetto di Stoccaggio gas nel territorio della Valbasento”.