Elezioni, Lacorazza si candida a Presidente della Regione

Illustrata, in una conferenza stampa, la bozza del programma denominato Basilicataprima. Autonomia regionale, lavoro/sviluppo e uguaglianza/welfare i tre pilastri su cui si basa la sua proposta

<p> &ldquo;Metto in campo, proposte, idee e la mia persona per una candidatura alla Presidenza della Regione&rdquo;. Lo ha detto il consigliere regionale Piero Lacorazza&nbsp; questa mattina, durante una conferenza stampa dove ha ufficializzato la sua candidatura e illustrato i contenuti della prima bozza del programma dal titolo &ldquo;Basilicataprima&rdquo;.<br /> <br /> Durante l&rsquo;incontro con i giornalisti Piero Lacorazza ha pi&ugrave; volte ribadito che la sua candidatura a Presidente vuole avere pi&ugrave; che il sapore di una rottura con il centrosinistra il peso di una scelta, coraggiosa, netta e determinata capace di sviluppare un dialogo costruttivo sul futuro della regione. &ldquo;La mia &ndash; ha detto &ndash; &egrave; una proposta larga e aperta anche a forze diverse dal centrosinistra. La frattura nel Pd &egrave; stata decisa da chi ha scelto di avviare le primarie che si sono dimostrate essere uno strumento divisivo. Intanto, chieder&ograve; a Carmen Lasorella di convergere sulla mia candidatura cos&igrave; come spero che il Pd nelle prossime ore condivida il mio programma e la mia candidatura. Mi sono sospeso dal gruppo consiliare del Pd &ndash; ha proseguito Lacorazza – ma non strappo la tessera anche se per la prima volta nella mia vita non voter&ograve; al congresso Pd, perch&eacute; questo Pd cos&igrave; com&rsquo;&egrave; non mi piace&rdquo;.<br /> <br /> Lacorazza ha iniziato la conferenza stampa parlando del suo programma, &ldquo;frutto &ndash; ha detto – di incontri avuti in questi ultimi 18 mesi in tante piazze e luoghi del riscatto come fabbriche, ospedali, scuole, luoghi della cultura, chiese. Abbiamo incontrato cittadini e comitati, ascoltato e dialogato con il mondo del lavoro e delle imprese, dell&rsquo;associazionismo, del volontariato e dello sport. Oggi partiamo da tre pilastri su cui edificare le priorit&agrave; per la Basilicata nei prossimi anni: autonomia regionale, lavoro/sviluppo e uguaglianza/welfare. Punti su cui intendiamo proseguire un lavoro di confronto e di approfondimento&rdquo;.<br /> <br /> Per quanto riguarda l&rsquo;autonomia regionale, Lacorazza ha precisato che &ldquo;non pu&ograve; essere la &lsquo;secessione dei ricchi&rsquo; ma una possibilit&agrave; per determinare particolari forme di autonomia utili a migliorare le condizioni di vita dei cittadini e a rafforzare i diritti di cittadinanza. In Basilicata si dovr&agrave; ragionare sulla evidente contraddizione tra la presenza di rilevanti giacimenti di risorse naturali&nbsp; e negative tendenze demografiche che nei prossimi dieci anni potrebbero indebolire qualsiasi possibilit&agrave; di futuro. Vorremo limitare particolari forme di autonomia a temi quali la scuola, la sanit&agrave; e l&rsquo;ambiente. E&rsquo; necessario ripensare la Basilicata a partire dalle sue aree interne e consentire innanzitutto alle citt&agrave; di Potenza e di Matera, cos&igrave; come ai centri medi, di essere punti di riferimento senza essere appesantiti da una domanda di diritti e di benessere che potrebbe essere soddisfatta sul territorio. Vi &egrave; la necessit&agrave; di avere pi&ugrave; flessibilit&agrave; sugli organici scolastici, sul personale sanitario, va ripensato il sistema dei trasporti specie quello su gomma e in materia ambientale particolari forme di autonomia vanno richieste per determinare da un lato maggiore protezione e dall&rsquo;altro semplificazione burocratica&rdquo;.<br /> <br /> Sul tema del lavoro e dello sviluppo il consigliere regionale ha chiarito che &ldquo;per sostenere lo sviluppo e quindi il lavoro occorre l&rsquo;investimento in infrastrutture&rdquo; e ha fatto riferimento alla proposta &ldquo;Basilicata 2019, le vie del futuro&rdquo;, &ldquo;una proposta concreta, puntuale e articolata&nbsp; &ndash; ha chiarito &ndash; tesa a sostenere un programma di rafforzamento e ammodernamento della rete viaria della nostra regione per rompere l&rsquo;isolamento della Basilicata e delle sue aree interne. Un programma decennale per almeno 1,5/2 miliardi di euro&rdquo;.<br /> <br /> Il terzo pilastro del programma illustrato da Lacorazza riguarda il welfare e l&#39;uguaglianza. &ldquo;Una proposta di sistema di contrasto alla povert&agrave; &ndash; ha spiegato – ma anche un sostegno a un ceto medio che vive costantemente in bilico. Dal 2017 &egrave; attivo in Basilicata il reddito minimo di inserimento che coinvolge circa tremila persone e dal 17 gennaio 2019 il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge in materia di &#39;Reddito di cittadinanza&#39; e di pensioni che, pur presentando alcune fragilit&agrave; e criticit&agrave;, andr&agrave; attuato nelle forme e nei modi pi&ugrave; efficaci per contrastare la povert&agrave; e, per questo, reputo che sia necessario che la Regione convochi da subito le parti sociali e l&rsquo;Anci per una valutazione puntuale. &lsquo;Il tema dell&rsquo;uguaglianza e dell&rsquo;opportunit&agrave;&rsquo; &egrave;&nbsp; costituita anche dall&rsquo;offerta integrata di servizi sociali e socio sanitari sostenuti dal principio costituzionale della progressivit&agrave; della tassazione e della compartecipazione alla spesa. Inoltre &ndash; ha concluso Lacorazza &ndash;, lo stesso diritto allo studio e alla mobilit&agrave; rappresentano pilastri e diritti alla cittadinanza fondamentale per la tenuta e la coesione sociale&rdquo;.<br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> &nbsp;</p>

    Condividi l'articolo su: