Il 3 luglio 1996, all’età di 70 anni, scompariva Nino Ferri, uno dei nomi più significativi fra i trenta presidenti che hanno fatto la storia del Potenza Sport Club, protagonista, insieme ad un affiatato gruppo dirigenziale, dei cinque consecutivi campionati in serie B (1963-1968) che portarono alla ribalta nazionale la città di Potenza e con essa l’intera Basilicata.
Nella seduta di insediamento, l’Associazione “Nino Ferri”, ha eletto il consiglio direttivo, in carica per due anni, formato da: Francesco Vinci, presidente; Pino Gentile, vice presidente vicario; Gerardo Pio Bellettieri, vice presidente; Domenico Armiento, tesoriere; Anita Luongo, segretaria; Giuseppe Vinci, responsabile rapporti con la stampa; Giuseppe Rita, addetto stampa e addetto al web. Successivamente l’assemblea dei soci ha approvato la nomina di Nicola Ferri a presidente onorario dell’Associazione.
Dopo l’intitolazione del Largo, il sodalizio si è messo in moto con alcune iniziative, prima tra tutte l'istituzione del 1° Premio Letterario Nazionale “Nino Ferri”, che ha lo scopo di stimolare l’entusiasmo per lo Sport (quello vero, quello pulito) e di portare ad esempio ai giovani un Uomo che fece del “Fair play” uno stile di vita.
Collegato al “Premio”, il libro: Potenza Sport Club “Fidanzata d’Italia”, di Pino Gentile, scritto a più voci, il cui senso è racchiuso nelle parole del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, nella sua presentazione:
“… Al dottor Nino Ferri si può senz’altro attribuire il merito di aver favorito una pura contaminazione tra la cultura sportiva di calciatori venuti dal Nord, che a Potenza hanno trovato la loro realizzazione, non solo sul piano professionale, ma anche su quello sentimentale e la variegata realtà sociale, come testimoniano i numerosi matrimoni (sono non meno di venti) contratti dalle ragazze di Potenza con giovani provenienti da altre regioni italiane, in particolare negli anni 1960 e 1970”.
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