Eipli, intervento del senatore Digilio (Fli)

In vista della soppressione dell’Ente irrigazione (Eipli), per effetto della cosiddetta spending review del governo nazionale, il senatore Egidio Digilio (Fli), componente della commissione Affari istituzionali del Senato, è intervenuto con una nota nella quale afferma che se non c’è una soluzione “in grado di garantire la continuità dei servizi ai nostri agricoltori e garantire la serenità ai 130 dipendenti è soprattutto per responsabilità dei Governatori” della Basilicata e della Puglia che “hanno sostenuto un passaggio di competenze “al buio” ad Acqua Spa, “priva di un piano industriale e della mancata partecipazione del governo nazionale”.
“Sono De Filippo e Vendola che – aggiunge – portano sulle proprie spalle il peso delle gravi responsabilità per lo strappo compiuto, che non è tanto politico quanto di natura istituzionale, in quanto era semplicemente inimmaginabile che Acqua spa, la società-carrozzone creata dalla Regione Basilicata nel 2002, cedendo il 40 per cento del capitale (pari a 1,7 milioni di euro) alla Puglia avrebbe potuto segnare una nuova stagione dell'Ente irrigazione”.
“In occasione del braccio di ferro con Vendola sul progetto di raddoppio della cosiddetta ‘canna del Sinni’, costringendo, giustamente, la Giunta pugliese a stoppare quel progetto, – afferma Digilio – ho messo in guardia il Governatore lucano dal tentativo di rimettere in carreggiata il carrozzone Acqua spa e soprattutto di continuare a rinviare il riordino degli enti che operano nel settore idrico per tenere in vita strumenti di potere, poltrone ed inefficienze. Da allora di nuovo, mi risulta, ci sia solo un disegno di legge della giunta regionale che punta all’accorpamento degli attuali tre Consorzi di bonifica. Mi sembra –aggiunge il senatore – davvero poca cosa.
Condivido la necessità di superare definitivamente l’Ente Irrigazione – aggiunge il parlamentare – che per troppi anni ha sottratto poteri alle Regioni e alle Autorità di Bacino e sperperato ingenti risorse, che pare dai conti pervenuti in Senato siano tra i 120 e i 150 milioni di euro. Solo che ritengo sia semplicemente velleitario pensare di sostituire l’Eipli che dispone di un patrimonio di competenze, professionalità, mezzi e strutture, con una società fragilissima”. A parere di Digilio , “mettere ordine tra Acqua spa, Autorità di Bacino, Acquedotto Lucano, Consorzi di Bonifica è fondamentale per definire, una volta per tutte, attraverso proposte tecniche adeguate, una strategia di gestione dell’acqua, specie dopo l’esito dei referendum da assicurare al pubblico ma con la possibilità di interventi aggiuntivi di privati per ottenere risultati concreti”.
Per Digilio “il Governatore lucano è ancora atteso dall’aggiornamento delle intese istituzionali con le Regioni Puglia e Calabria e con le Autorità d’Ambito Ottimali delle due Regioni preposte al controllo dei bacini idrici sia sotto l’aspetto delle royalties da riconoscere alla Basilicata che sotto quello delle cosiddette contropartite”.

bas 07

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