“Tra i 100mila mestieri introvabili nel nostro Paese, solo nel comparto costruzioni e attività affini, le piccole e medie aziende, secondo quanto riferisce il Rapporto di Unioncamere, hanno bisogno di 7.460 operai edili specializzati, 2.460 saldatori e carpentieri, 1.530 operai addetti ai macchinari, 960 alle macchine movimento terra, 3.330 riparatori di impianti, 1.820 fabbri”. A sottolinearlo è il segretario generale regionale della Feneal-Uil lucana Domenico Palma, aggiungendo che “l’iniziativa congiunta tra Efmea (Ente formazione in edilizia), Formedil, Scuole Edili ed Ance, con incontri nelle scuole con gli studenti di Potenza ha dunque un significato particolare per rafforzare la formazione tecnico-professionale”.
“Anche in Basilicata tra gli operai specializzati i più richiesti e introvabili – continua Palma – sono i saldatori, i tornitori, gli idraulici, tecnici di gestione del cantiere, operatori macchine movimento terra, addetti alla conduzione di apparecchi di sollevamento, piastrellisti e posatori materiali lapidei, per citare solo alcune delle figure professionali di cui hanno bisogno le aziende di settore. E’ evidente dunque che il sistema scolastico regionale deve interrogarsi su come contribuire alla formazione di queste figure in più proficua e stretta cooperazione con l’Efmea (l’ente di formazione specifico) e le Scuole Edili, organismi storici voluti da imprese e sindacati che hanno bisogno anch’essi di un rilancio e di un adeguamento al passo con le nuove richieste delle imprese. Serve una svolta – dice ancora Palma – soprattutto culturale per indirizzare i giovani verso studi e specializzazioni tecniche per acquisire un titolo sicuramente più spendibile sul mercato del lavoro e questo deve essere comunque un compito di tutti anche per allontanare dai ragazzi il “mito” del posto in ufficio. E’ dunque sempre più necessaria una formazione che punti a migliorare la condizione lavorativa degli addetti del settore, seguendo la logica del mercato.
In questo, le scuole edili sono un elemento fondamentale, che in termini contrattuali abbiamo rafforzato e accresciuto in questi anni, con l'introduzione delle '16ore', quale attività di formazione di pre-ingresso in cantiere.
Formazione e sicurezza sono i due pilastri fondamentali sui quali poggia la speranza di poter vedere un salto di qualità nel mondo dell'edilizia, fermo restando che le problematiche che affliggono questo settore sono tante. Ma – aggiunge il segretario Feneal – da qualche parte bisogna partire per provare a risollevare una situazione negativa (se pensiamo al calo degli appalti e alle problematiche occupazionali)”.
“Il sistema paritetico di cui fa parte Formedil, insieme alla rete di scuole edili sul territorio regionale – afferma Palma – hanno costruito un percorso che ha portato a risultati importanti. Dall’analisi pluriennale raccolta nel Rapporto 2011, emergono la grande ricchezza e le potenzialità di un sistema radicato sul territorio, che è in grado di svolgere al meglio il suo lavoro di sostegno alle imprese e di sviluppo professionale, ma anche educativo e culturale. Gli ultimi anni, complessivamente, hanno registrato una crescita del numero dei corsi e degli allievi formati e, in particolare, un’evoluzione delle modalità di svolgimento della formazione e, quindi, della durata e della struttura stessa dei corsi”.
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