La Commissione europea promuove un bando aperto alla imprese, centri di ricerca, enti e organizzazioni con un finanziamento di oltre 31 milioni di euro. L’avviso è a gestione diretta e scade il 5 settembre
Insieme con la Spagna, l’Italia lo scorso anno ha ottenuto risultati importanti in termini di numero di proposte e di partecipanti al bando Eco Innovation con cui la Commissione europea ha finanziato progetti in materia di green business, riciclo, acqua e costruzione. Quest’anno il Paese ci riprova, con l’auspicio che anche dalla Basilicata possano essere candidati progetti grazie all’info day sul bando Eco-Innovation 2013 organizzato oggi al Cnr di Tito Scalo e rivolto alle imprese, alle associazioni datoriali, elle confederazioni, all’università e ai centri di ricerca.
L’appuntamento odierno, volto a orientare e a guidare nella fase di prescreening i potenziali candidati al bando, è stato voluto dalla Regione Basilicata e Sviluppo Basilicata, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, per consentire un’ampia comunicazione dell’avviso comunitario che impegna oltre 31 milioni di euro a sostegno dei progetti che abbiano un significativo impatto sull’ambiente e che prevedano idee innovative nel campo del riciclo dei materiali in generale, dei materiali sostenibili per il settore delle costruzioni, nel settore del cibo e delle bevande, dell’acqua.
Il bando è a gestione diretta e le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 5 settembre. L’istanza di candidatura va presentata collegandosi direttamente al sito di Eco Innovation e seguire le procedure indicate.
Il bando è stato illustrato da Fabio Leone, Project Officer della Commissione Europea, e da Barbara Chiappini, del Ministero dell'Ambiente, alla presenza dell’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata Marcello Pittella e dei rappresentanti di Confindustria Basilicata, di Confapi, del Consorzio Tern, dell'Università e del Cnr.
La Commissione europea, è stato ricordato durante l’incontro, valuterà progetti eco-innovativi in vari campi che mirino alla prevenzione o alla riduzione degli impatti ambientali o che contribuiscano ad un uso ottimale delle risorse naturali. Tra gli obiettivi del bando, vi è quello di ridurre la distanza che c’è fra la ricerca ed il mercato, che impedisce alle buone idee innovative nel settore dell’ambiente di andare sul mercato, attraverso il loro utilizzo commerciale da parte delle imprese e delle industrie, ovvero di trasformarsi in prodotti, servizi o processi richiesti dal mercato.
Secondo la Commissione europea, i vantaggi e l’impatto di un campione di progetti eco-innovazione finanziati con programmi simili sono elevanti. Si calcola che per ogni euro investito in un progetto se ne generano 20. Finora sono stati stimati 1.6 miliardi di euro in termini di benefici economici ed ambientali prodotti. Le misure creano occupazione: si calcola una media di 8 nuovi posti di lavoro generati per progetto (nell’intera catena del valore). Ne beneficia anche l’ambiente: vengono risparmiati 1.4 miliardi di tonnellate di materie prime e 11.6 miliardi di CO2, mentre sono 170 i miliardi di m3 di acqua risparmiata e 609000 tonnellate di rifiuti risparmiati.
Bandi come Eco Innovation contribuiscono ad aumentare sensibilmente la competitività delle imprese locali, in particolare le PMI, l’imprenditorialità e l’innovazione in un contesto di mercato internazionale che sarà sempre più dominato in futuro dalle sfide economiche e sociali legate all’ambiente (scarsità risorse, acqua, aria, inquinamento, economia a basso contenuto di carbonio,..).
Sil