“Che la Casa della Divina Provvidenza fosse un soggetto inaffidabile lo avevamo denunciato già da tempo, come da tempo stiamo chiedendo alla Regione di definire percorsi certi per rendere possibile la piena autonomia della struttura del Don Uva di Potenza, anche mediante la revoca dell’accreditamento”. Lo dichiarano, in un comunicato stampa, i segretari regionali di Fp Cgil (Roberta Laurino), Cisl Fp (Giovanni Sarli) e Uil Fpl (Antonio Guglielmi).
“Si tratta di una condizione che è diventata esplosiva ed inaccettabile, dove a pagare il prezzo sono i lavoratori e, in particolare, i lavoratori della sede di Potenza che, non solo vengono considerati meno degli altri e lasciati senza stipendio da mesi, a differenza di quanto sta, invece, accadendo nelle altre strutture, ma che subiscono sulla propria pelle la mortificazione di vedersi loro malgrado coinvolti in una situazione che peggiora giorno per giorno e che spegne le speranze di un futuro.
Quello che sta accandendo non può che confermare la necessità e l’urgenza di procedere immediatamente con un piano straordinario di emergenza il cui obiettivo sia la creazione di un nuovo soggetto a cui affidare i servizi attualmente gestiti dalla struttura di Potenza”.
Sulla questione, non più rinviabile a parere dei sindacati, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono alla Regione di procedere per “trovare una soluzione alternativa che garantisca il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e che assicuri la regolarità del pagamento degli stipendi”.
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