Diritto allo studio, presentata proposta di legge Pdl-Fi

Il capogruppo Michele Napoli e il consigliere Paolo Castelluccio hanno illustrato in una conferenza stampa l’articolato che prevede l’abrogazione del vecchio intervento legislativo “per una scuola al passo con i tempi”

&ldquo;Una nuova legge regionale che disciplini il diritto allo studio e che preveda servizi innovativi in grado di valorizzare il nostro capitale umano, adeguando le strutture scolastiche regionali alle mutate esigenze del mondo della scuola e di cui sono espressione i nostri studenti&rdquo;. E&rsquo; questo in sintesi lo scopo della proposta di legge, composta da 25 articoli, illustrata oggi nel corso di una conferenza stampa dal capogruppo del Pdl-Fi Michele Napoli, presenti anche il consigliere Paolo Castelluccio e la professoressa Raffaella Arcieri, docente di scuola secondaria di secondo grado.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;intervento legislativo &ndash; ha detto Napoli &ndash; si rende necessario in considerazione che la legge regionale in materia, la n. 21 del 1979, &egrave; ormai obsoleta, non pi&ugrave; al passo con le esigenze di una scuola moderna e realmente rispondente alle esigente della scuola di oggi. Il diritto allo studio deve essere una priorit&agrave; per una classe politica che guarda al futuro e per questo abbiamo pensato a misure in grado di rendere pi&ugrave; agevole l&rsquo;accesso allo studio e la frequenza alle attivit&agrave; scolastiche&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il nostro obiettivo &ndash; ha aggiunto &ndash; &egrave; quello di favorire interventi per facilitare la frequenza e l&rsquo;accesso alle attivit&agrave; scolastiche e formative; accrescere la qualit&agrave; dell&rsquo;offerta educativa e prevenire la dispersione scolastica; sostenere l&rsquo;integrazione scolastica degli allievi con disabilit&agrave; certificata, con disturbi specifici dell&rsquo;apprendimento e con bisogni educativi speciali; favorire il concreto esercizio del diritto allo studio da parte di particolari categorie di utenze in condizioni&nbsp; di atipicit&agrave; e di bisogni speciali quali ospedalizzati, stranieri e soggetti in stato di detenzione, garantire l&rsquo;efficientamento dell&rsquo;edilizia scolastica&rdquo;.<br /><br />Tra gli interventi previsti nella proposta di legge l&rsquo;istituzione della Carta della cultura al fine di accrescere la qualit&agrave; dell&rsquo;offerta formativa educativa e prevenire la dispersione scolastica, l&rsquo;istituzione di uno Sportello dei cittadini al fine di agevolare la fruizione del diritto allo studio, borse ed assegni di studio, interventi per le scuole in aree disagiate e in favore dell&rsquo;efficientamento dell&rsquo;edilizia scolastica nonch&eacute; la valorizzazione delle eccellenze.<br /><br />Previste inoltre misure organizzative con la previsione del Comitato permanente per il Coordinamento interassessoriale e di un tavolo permanente per il diritto allo studio, con la finalit&agrave; di assicurare la pi&ugrave; ampia partecipazione sociale ai processi decisionali. Lo strumento amministrativo per l&rsquo;attuazione degli interventi &egrave; il Piano triennale, da approvare in Consiglio regionale su proposta della Giunta. Prevista infine la &ldquo;clausola valutativa&rdquo; quale strumento di verifica, controllo e monitoraggio, da parte del Consiglio regionale, delle politiche regionali.<br /><br />&ldquo;Le risorse finanziarie necessarie &ndash; ha detto Napoli &ndash; derivano dai finanziamenti comunitari (Pon Cultura), statali e regionali. Prevediamo interventi volti in sostanza ad assicurare lo sviluppo dell&rsquo;identit&agrave; sociale e personale, nel rispetto della libert&agrave; e della dignit&agrave; della persona, dell&rsquo;uguaglianza e delle pari opportunit&agrave;, in relazione alle condizioni fisiche, culturali, sociali e di genere&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il futuro della Basilicata &ndash; ha detto Raffaella Arcieri &ndash; si misura sulla base dell&rsquo;istruzione e nella nostra regione riscontriamo il 43 per cento di analfabetismo funzionale che non consentir&agrave; mai ai nostri giovani di confrontarsi con il resto d&rsquo;Europa. Plaudiamo a questa proposta di legge &ndash; ha concluso &ndash; perch&eacute; essa nasce dal confronto con insegnanti e studenti che hanno evidenziato tutte le criticit&agrave; per una vera realizzazione del diritto allo studio, soprattutto per la vetust&agrave; della vecchia legge del 79&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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