Il consigliere regionale del M5s: “Dopo il cambio al vertice del Dires (ex 118 Basilicata Soccorso) ogni incarico dirigenziale deve essere conferito attraverso un’ordinaria procedura per concorso pubblico”
“Ci sono volute diverse interrogazioni e appelli al presidente Pittella e ai vertici dell’Asp per mettere la parola fine a quella che era diventata una situazione più che imbarazzante e che vedeva direttore del Dires 118 Basilicata un condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale”. E’ quanto affermato dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri.<br /><br />“Certo le anomalie erano diventate veramente tante – continua Leggieri – e non si poteva continuare a far finta di niente. Un atto dovuto che arriva forse anche con troppo ritardo. La speranza è che adesso si torni alla normalità e al rispetto delle regole. Il Movimento – afferma il consigliere – vigilerà come già sta facendo in ogni settore, non solo quello della sanità, ma in ogni ufficio di ogni dipartimento facente capo all’Ente regione. Riguardo alle nomine dirigenziali, giace da troppo tempo una proposta di legge a mia firma, attraverso la quale si propone che ogni incarico di tale livello debba essere conferito attraverso un’ordinaria procedura per concorso pubblico”.<br /><br />“Bisogna finirla – sostiene Leggieri – con le nomine dirigenziali a seconda della tessera di partito: un vero dirigente deve fare il bene di tutti i cittadini e non della compagine politica che lo ha nominato per essere a suo servizio. Mi chiedo – aggiunge – dove sono finiti i principi di democrazia, di trasparenza, di meritocrazia tanto decantati nelle campagne elettorali dal presidente Pittella e dal suo partito che nulla ha a che fare con la democrazia se non nel nome, insieme agli altri partitini che ne fanno da stampella, invece che attuare una seria opposizione”.<br /><br />“La nostra proposta di legge sulle nomine dirigenziali nella Sanità – ricorda Leggieri – è ancora giacente negli uffici regionali, in questi giorni – comunica – mi attiverò per farla inserire all’ordine del giorno nella Commissione consiliare competente, vedremo, poi, chi sono i veri o i finti paladini della democrazia”.<br />