Digitale terrestre, De Filippo: è sfida tecnologica e editoriale

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Chiediamo di procedere a investimenti che consentano di fare dell’informazione locale un elemento di rafforzamento dell’identità dei territori

“Il passaggio al Digitale Terrestre in Basilicata rappresenta allo stesso tempo una sfida tecnologica e una sfida editoriale. Su questi temi, in particolare per quel che riguarda il servizio radiotelevisivo pubblico, la Conferenza delle Regioni ha già fatto sentire la propria voce anche a seguito di un monitoraggio della situazione”. E’ quanto dichiara il presidente Regione Basilicata, Vito De Filippo in occasione della presentazione del Codice per il supporto agli utenti, condiviso da Regione Basilicata, Corecom, Arpab, Confartigianato, Cna, Associazioni di Consumatori e Anaci Basilicata.
“Sul profilo tecnologico – aggiunge De Filippo – bisogna lavorare per superare i problemi legati al fatto che ampie fette di popolazione ricevono segnali provenienti da altre regioni e, conseguentemente, vengono privati dell’informazione regionale. Una situazione che il digitale terrestre potrebbe aggravare vanificando, ad esempio, gli sforzi della redazione lucana della Rai, che riesce a vantare indici di ascolto tra i più alti d’Italia, ma che non risulta fruibile a circa il 10 per cento dei lucani. Ciò che noi, invece, chiediamo è di procedere a investimenti che consentano di fare dell’informazione locale un elemento di rafforzamento dell’identità dei territori. Sempre in quest’ottica – ha proseguito De Filippo – auspichiamo che si proceda anche ad un potenziamento delle produzioni regionali. L’ampliamento dell’offerta televisiva che si andrà a concretizzare con il digitale deve rappresentare l’occasione per aumentare la quantità di contenuti locali disponibili, trasmessi tanto su rete regionale quanto su rete nazionale. E per mettere a fuoco meglio questi temi, le Regioni hanno chiesto, ad esempio, di avere più peso nella definizione del contratto di servizio con la Rai per il 2013/2015, mentre si guarda con sempre crescente attenzione al contributo che potrà arrivare dall’editoria televisiva locale privata”.

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