Un intervento del ministro per le Politiche europee Anna Maria Bernini nei confronti della Regione Basilicata in merito allo stato di attuazione del Bando “Un Ponte per l’occupazione” è stato sollecitato dal sen. Egidio Digilio (Fli), componente della Commissione Affari Istituzionali.
“La denuncia che parte dal Comitato dei giovani ammessi al Progetto della Regione (circa 700 unità) sulle numerose irregolarità e sullo svolgimento delle cosiddette attività formative – sottolinea Digilio – non può certamente passare inosservata. Soprattutto perché la Commissione Europea ha da tempo sotto stretta osservazione la spesa relativa al FSE (Fondo Sociale Europeo) dal quale si è attinto per il “Ponte per l’occupazione” e non è più disponibile a tollerare sprechi ed inadempienze. Le segnalazioni dei giovani lucani non si limitano a questo progetto e riguardano anche il Programma Work Experience che dopo l’approvazione delle graduatorie delle imprese beneficiarie è da luglio impantanato nella macchina burocratica del Dipartimento Formazione-Lavoro sommerso di ricorsi mentre non si riesce a dare pratica attuazione a graduatorie che dovrebbero avere tutta la regolarità. E se tutto ciò non bastasse a disegnare una situazione di tale gravità per manifesta incapacità – aggiunge Digilio – ci sono i dati di fonte Ragioneria dello Stato sull’attuazione finanziaria del PO FSE Basilicata 2007-2013: al 30 maggio scorso il Dipartimento e quindi la Regione deve spendere ancora 69 milioni 40 mila euro che sono a rischio di disimpegno. L’andamento della spesa è caratterizzato da lentezza nei pagamenti che sono fermi al 21,26 per cento rispetto ad una situazione di impegni di spesa del 37,33 per cento. C’è materia sufficiente per un intervento del Ministro Bernini per dare risposte alle legittime richieste dei giovani del “Ponte per l’occupazione”, a partire dalla certezza del “voucher” di 10mila euro pro-capite a fine formazione, e vigilare sulle 954 aziende che beneficeranno del contributo e che potranno attivare le work experience e per il meccanismo previsto dal bando che prevede la possibilità per ciascuna azienda di attivare anche più di un tirocinio, dunque vigilando sull’obiettivo da raggiungere, indicato dall’Assessore Mastrosimone, di ben 1100 ragazzi che dovranno trovare occupazione. Sono certo che su questi aspetti – conclude Digilio – troverò ampio sostegno da parte dei miei colleghi lucani in Senato, sensibili all’emergenza disoccupazione giovanile ed intellettuale, tra i quali il sen. Belisario particolarmente attento alla trasparenza nella selezione degli enti di formazione e alla spesa comunitaria produttiva”.
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