Difesa civica, presentata la relazione dell'attività 2016

Il difensore civico della Basilicata, Antonia Fiordelisi, ha illustrato l’attività svolta nel 2016: “non solo un adempimento istituzionale ma la rappresentazione di un progetto strategico”. Ha partecipato il presidente Mollica

La relazione sull&rsquo;attivit&agrave; svolta nell&rsquo;anno 2016 dall&rsquo;Ufficio del Difensore civico, gi&agrave; presentata alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica, oggi all&rsquo;attenzione degli organi di stampa.<br /><br />&ldquo;Agisci in modo da considerare l&rsquo;umanit&agrave; sia nella tua persona sia nella persona di ogni altro sempre come nobile fine mai come semplice mezzo&rdquo;: &egrave; con il pensiero di Immanuel Kant che Antonia Fiordelisi ha inteso sollecitare l&rsquo;attenzione non solo dei presenti e &ldquo;raccontare&rdquo; il ruolo e la pregnanza del lavoro svolto, nel corso di un anno di attivit&agrave;, da parte dell&rsquo;Ufficio del difensore civico per la Basilicata, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, di Domenico Antonio Zotta, garante del Contribuente della Basilicata, Ivana Pipponzi, consigliera di Parit&agrave; della Basilicata, Angela Blasi, presidente della Crpo, Vincenzo Giuliano, garante regionale dell&rsquo;Infanzia e dell&rsquo;Adolescenza e della presidente del Corecom, Giuditta Lamorte.<br /><br />&ldquo;Dare voce al popolo degli invisibili, attivando il concetto della casa di vetro&rdquo;: questo il vero obiettivo a parere di Fiordelisi che ha sottolineato &quot;l&rsquo;importanza della collaborazione con gli altri organismi consiliari&quot; ed ha posto in rilievo &quot;la grave lacuna relativa alla mancata istituzione della figura del Difensore civico nazionale&quot;.<br /><br />&ldquo;Nel corso del 2016 &ndash; ha esordito – l&#39;ufficio regionale del Difensore civico ha consolidato e implementato il proprio ruolo di interlocutore privilegiato con i cittadini lucani, fornendo un valido ausilio, alternativo al ricorso giurisdizionale, nei casi di iniquit&agrave;, inefficienze, ritardi e disfunzioni dell&#39;azione pubblica. In tale ottica, si sono implementati i rapporti di collaborazione e di scambio con le altre Autorit&agrave; di garanzia e tutela. Registrato un sensibile incremento dell&rsquo;attivit&agrave; (pi&ugrave; 11,2 per cento) rispetto ai dati gi&agrave; significativi del 2015 (pi&ugrave; 49 per cento). Le richieste di intervento/parere nel complesso ammontano a 919, di cui 159 nuovi fascicoli formalmente aperti (nuove istruttorie), con un trend di crescita rispetto all&#39;anno precedente di circa l&#39;11 per cento. Nella maggior parte dei casi l&#39;istanza &egrave; stata presentata da singoli cittadini (83,6 per cento), in misura nettamente inferiore da cittadini associati (16,4 per cento). L&#39;ufficio, comunque, cerca di incentivare il pi&ugrave; possibile le comunicazioni e l&#39;invio di istanze on-line con la finalit&agrave; precipua di risolvere, anche, i tanti &lsquo;casi silenti&rsquo;. Rispetto agli esiti, il primo dato rilevante &egrave; la proficua collaborazione da parte delle amministrazioni coinvolte dall&#39;intervento del Difensore civico che, nel 2016, ha consolidato i servizi informativi sulla propria attivit&agrave;, attraverso comunicati stampa e notizie pubblicati sull&#39;agenzia quotidiana web &lsquo;Regione informa&rsquo; e sul proprio sito web istituzionale, implementando l&#39;inserimento on line dei casi pi&ugrave; ricorrenti o che rivestono carattere di maggiore interesse sociale. Varie le iniziative promosse da alcune associazioni culturali e amministrazioni locali che hanno visto la partecipazione del Difensore civico, su temi riguardanti l&#39;educazione civica e la tutela dei diritti delle persone, valori essenziali per la crescita e l&#39;inserimento sociale, nell&#39;ottica di un maggiore protagonismo dei cittadini ed un rinnovato rapporto con le istituzioni&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Le istanze di riesame per accesso agli atti hanno rappresentato la fetta pi&ugrave; consistente del carico di lavoro dell&#39;Ufficio anche nell&#39;anno trascorso (17,6 per cento). Per quanto attiene gli altri ambiti di intervento &ndash; ha riferito Fiordelisi – ovviamente senza alcuna pretesa di esaustivit&agrave;, sono stati formalmente aperti fascicoli attinenti le problematiche con alcuni enti sub-regionali e societ&agrave; partecipate da capitale regionale (Ater, Consorzi, Acquedotto Lucano, Asl), con i concessionari di pubblici servizi e gestori di acqua, luce e gas (Enel, Trenitalia, Italgas). Altre attivit&agrave; di tutela del cittadino hanno riguardato la sicurezza sociale (previdenza, invalidit&agrave;, assistenza sociale), il territorio (tutela ambientale, edilizia popolare, lavori pubblici, viabilit&agrave; e circolazione) e, in misura inferiore, le sanzioni amministrative. In materia sanitaria, vari casi hanno riguardato l&#39;assistenza ai malati cronici non autosufficienti, persone con disabilit&agrave; grave accertata, assistenza domiciliare, criticit&agrave; nel rapporto tra sanit&agrave; e assistenza&rdquo;.<br /><br />Fiordelisi ha posto, altres&igrave;, in rilievo &ldquo;il&nbsp; nuovo accesso civico con il modello F.O.I.A&rdquo;.<br /><br />&ldquo;A seguito dell&#39;entrata in vigore del d.lgs. n. 97 del 2016 &ndash; ha spiegato – &egrave; stata introdotta nel nostro ordinamento la &lsquo;libert&agrave; d&#39;informazione&rsquo; del cittadino, vale a dire il diritto di &lsquo;chiunque&rsquo; di ottenere i dati in possesso della pubblica amministrazione (salvo quelli espressamente esclusi), riconducibile al modello del F.O.I.A. (Freedom of Information Act) di origine statunitense. La ratio del &lsquo;nuovo&rsquo; diritto di accesso, cos&igrave; come pi&ugrave; volte precisato nelle Linee Guida adottate dall&#39;Autorit&agrave; nazionale anticorruzione d&#39;intesa con il Garante della privacy, risiede nella scelta del legislatore di un principio di full disclosure, in virt&ugrave; del quale la trasparenza della Pubblica amministrazione &egrave; quasi sempre la regola mentre la riservatezza e il segreto rappresentano l&#39;eccezione. La riforma riconosce una funzione specifica ai difensori civici in materia di accesso civico generalizzato che &egrave; quella del riesame in caso di rifiuto (espresso o tacito) dell&#39;istanza di accesso, mutuandolo dal procedimento di riesame introdotto dalla legge n. 241/1990 in materia di accesso documentale&rdquo;.<br /><br />Il difensore civico non ha omesso di fare riferimento alla legge Gelli che reca &ldquo;Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonch&eacute; in materia di responsabilit&agrave; professionale degli esercenti le professioni sanitarie&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il testo, ora nella sua forma definitiva &ndash; ha detto – si presta finalmente ad una analisi compiuta. In particolare, &egrave; creata la figura del Garante del diritto alla salute (articolo 2), funzione che potr&agrave; essere affidata dalle Regioni all&rsquo;Ufficio del Difensore civico. Esso potr&agrave; essere adito gratuitamente dai destinatari di prestazioni sanitarie per la segnalazione, anche anonima, di disfunzioni nel sistema dell&rsquo;assistenza sanitaria e socio-sanitaria, ed agir&agrave; ove necessario a tutela dell&rsquo;interessato&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nelle nuove norme statutarie le politiche regionali che coinvolgono la tutela dei diritti &ndash; ha affermato Fiordelisi – trovano un forte sostegno attraverso la previsione degli organismi di garanzia, il cui precipuo compito &egrave; quello di tutelare diritti e interessi dei cittadini e di quelle formazioni sociali che sono espressione di interessi collettivi o diffusi. In tale contesto si colloca la figura del Difensore civico regionale, prevista dall&#39;articolo 23 dello Statuto, quale autorit&agrave; monocratica e indipendente preposta alla tutela dei diritti delle persone fisiche e giuridiche. L&#39;ambito prevalente di competenza riguarda provvedimenti, atti, fatti, comportamenti ritardati, omessi o irregolarmente compiuti da parte di uffici o servizi dell&#39;Amministrazione regionale, Enti locali, Consorzi, Agenzie e Aziende dipendenti o sottoposti a vigilanza o a controllo regionale, comprese le Aziende sanitarie locali o ospedaliere, i Concessionari o Gestori di servizi pubblici regionali, offrendo ai cittadini assistenza gratuita e scevra da formalit&agrave; procedurali, sotto forma di garanzia pre-contenziosa facilmente accessibile&rdquo;.<br /><br />Il presidente Mollica ha parlato di &ldquo;un avanzamento notevole nell&rsquo;ambito della trasparenza e dell&rsquo;accesso agli atti con il nuovo modello Foia, lo strumento pi&ugrave; adatto con cui il cittadino pu&ograve; davvero &lsquo;curiosare&rsquo; negli anfratti, spesso reconditi, della pubblica amministrazione. Dopo l&rsquo;&rsquo;open data&rsquo; e l&rsquo;&rsquo;open source&rsquo;: come elaborare dati aperti, &egrave; giunto il momento della nuova visione di partecipazione democratica, forse anche troppo allargata, ma che pu&ograve; fornire gli strumenti della inclusione. La Difesa civica in Basilicata &ndash; ha rilevato Mollica &ndash; sta conoscendo una stagione fiorente in tuti i sensi, basti pensare al notevole aumento dell&rsquo;attivit&agrave;, con un altro incremento dell&rsquo;11 per cento dopo il 49 per cento dell&rsquo;anno precedente, risultato, questo, che sembrava impossibile. Da considerare, purtuttavia, il duplice aspetto del dato: accanto alla constatazione dell&rsquo;indubbia professionalit&agrave; di chi dirige l&rsquo;ufficio della Difesa civica, l&rsquo;auspicio &egrave; che, in futuro, in Basilicata, non vi sia pi&ugrave; bisogno di un tale ricorso allo stesso, il che sarebbe sintomatico di un miglioramento della situazione per quanto concerne la giustizia sociale. Nel nuovo Statuto &ndash; ha proseguito – da ricodificare la dicotomia che dovrebbe condurre alla unificazione delle due figure del garante dei detenuti e del difensore civico. Al di l&agrave; delle norme e degli atteggiamenti politici da rivedere, resta l&rsquo;indubbia centralit&agrave; del ruolo della Difesa civica: centralit&agrave; della persona, solidariet&agrave;, iniziativa popolare, condivisione. Ad una norma chiara corrisponde una interpretazione chiara dei cittadini e questa &egrave; la mission del difensore civico che, apportando chiarezza con la sua azione, contribuisce fattivamente al restringimento degli spazi di corruzione. Il valore aggiunto del Consiglio regionale &ndash; ha concluso Mollica &ndash; dipende dal valore aggiunto delle scelte e la capacit&agrave; di chi dirige gli organismi consiliari ne &egrave; la riprova. Nel prossimo futuro avremo un incontro operativo sul Foia e ribadisco che l&rsquo;ufficio della Difesa civica avr&agrave; tutto l&rsquo;apporto del Consiglio regionale, anche con la promozione sui social, affinch&eacute; tutti abbiano diritto di cittadinanza e di accesso&rdquo;.<br />

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