“Per uscire dalla crisi serve anche un cambiamento culturale. Importante la formazione della classe dirigente”
“Lo spread e l’andamento dei mercati non sono che il termometro di una crisi europea di più vaste dimensioni. Per uscirne, serve soprattutto un cambiamento culturale a cui contribuisce sicuramente la formazione di una classe dirigente adeguata ad affrontare le sfide che ci impongono i tempi”. Lo ha affermato il presidente della Regione, Vito De Filippo, partecipando questa mattina a Maratea alla manifestazione conclusiva, con la consegna dei diplomi, del primo corso della Scuola di alti studi per lo sviluppo promosso dalla Fondazione Nitti, a cui hanno partecipato i ministri Fabrizio Barca e Francesco Profumo.
“Ci troviamo dinanzi a sfide complicate ma non impossibili da vincere. Il Mezzogiorno d’Italia ha risorse, talenti ed eccellenze – ha aggiunto De Filippo – che può mettere a valore, costruendo un modello di sviluppo che superi gli stereotipi e il gap territoriale tra Nord e il Sud”.
Il presidente ha rimarcato, poi, l’attenzione e l’interesse della Regione per il rilancio di Villa Nitti, ristrutturata dopo 50 anni.
“L’iniziativa che si è conclusa oggi – ha detto – è servita a dare un segnale in questa direzione ed è stata un’occasione per giovani dirigenti, che lavorano nelle aziende del Sud, di acquisire maggiore consapevolezza delle propria managerialità da spendere a servizio del Mezzogiorno. ‘Per far accadere le cose’ – ha continuato De Filippo, riprendendo il nome del progetto formativo – occorre liberare le energie che il nostro territorio esprime e incanalarle verso progetti di sviluppo. Per quest’obiettivo, la Scuola di Alti Studi potrà avere un ruolo fondamentale trasferendo alle giovani generazioni competenze e nuove conoscenze e ponendosi come punto di riferimento per la crescita civile ed economica della Basilicata e del Mezzogiorno”.
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