De Filippo e Mazzocco a inaugurazione Enoteca provinciale Matera

La Regione crede nello sviluppo del settore enogastronomico di qualità collegato ai percorsi dell’offerta turistica culturale ed ambientale

“L’Enoteca provinciale di Matera rappresenta un altro esempio della politica del fare, della programmazione regionale in sinergia con gli Enti territoriali, Comune e Camera di Commercio di Matera in particolare, che punta alla valorizzazione dei territori e dei loro prodotti. Le pregiati produzioni vitivinicole della città dei Sassi e della provincia materana, che hanno ottenuto il riconoscimento della Doc e della Igt , grazie alla localizzazione dell’Enoteca nel cuore dei Sassi, nel prestigioso Palazzo Acito, offriranno una vetrina di primissimo piano al territorio. La storia di Matera, d’altronde, si intreccia nel corso dei secoli con la cultura della civiltà contadina e con le sue produzioni tipiche. Offriamo, così, un altro tassello al mosaico delle eccellenze che la Città patrimonio dell’Unesco propone al turismo culturale internazionale e al sostegno della candidatura di Matera a capitale della cultura 2019”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Vito De Filippo, nel corso dell’inaugurazione dell’Enoteca provinciale, che si è svolta oggi a Matera.

Sull’importanza che la nuova struttura avrà a sostegno dei tutte le produzioni agroalimentari di alta qualità del materano, ad iniziare dal pane di Matera, ha parlato l’assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale ed Economia montana, Vilma Mazzocco: “L’Enoteca fungerà da fulcro e da volano per il settore enogastronomico – ha sottolineato – poiché proporrà corsi e laboratori per sommelier e degustazione, laboratori di ricerca, opererà in rete con le altre enoteche. Un ruolo molto importante, per il suo radicamento e funzionamento, sarà quello svolto dai produttori ed operatori vitivinicoli, dai Consorzi di tutela, dalle organizzazioni professionali agricole, dalle amministrazioni locali, dalle scuole. La Regione ha creduto nel progetto Enoteche e lo ha sostenuto con coerenza – perché crede che lo sviluppo in Basilicata passa necessariamente, insieme alla cultura e al patrimonio ambientale, attraverso il rilancio qualitativo del settore primario”.
 

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