I rappresentanti di Coldiretti, Cia e Confagricoltura hanno espresso le proprie perplessità ai componenti della prima e della terza Commissione, riunite in seduta congiunta
Il disegno di legge della Giunta sulla riforma dei Consorzi di bonifica “propone un nuovo sistema di gestione della difesa del suolo e delle risorse idriche a usi prevalentemente irrigui che appare in aperto contrasto con il principio costituzionale di sussidiarietà nonché con le regole dettate dalle direttive europee 2000/60 e 2007/60 in materia di risorse idriche e alluvioni”. Lo ha detto il presidente della Confederazione italiana agricoltori Donato Di Stefano, nel corso dell’audizione tenuta oggi dalla prima e dalla terza Commissione permanente del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta per esaminare il provvedimento. Di Stefano ha sollecitato “verifiche e approfondimenti” sul testo proposto dalla Giunta, ed in particolare sulla scelta del Consorzio unico e sulle nuove funzioni previste in materia di forestazione protettiva e manutenzione del reticolo idrografico, sulle quali ha espresso perplessità.
Analoghe osservazioni sono state svolte dal presidente e dal direttore della Coldiretti, Piergiorgio Quarto ed Angelo Milo, che hanno richiamato con forza le funzioni proprie dei Consorzi (bonifica e irrigazione), sottolineando che la governance proposta non piò considerarsi rappresentativa del territorio interessato. “La previsione di un unico Consorzio regionale viola il principio costituzionale dell’autogoverno – hanno detto gli esponenti della Coldiretti – riconfermato nel protocollo d’intesa Stato – Regioni atteso che non si può parlare di autogoverno per un ente che deve operare su tutto il territorio regionale con un consiglio di amministrazione di 18 membri eletti, che non può certamente considerarsi rappresentativo di tutti i consorziati”. Antonio Catalano di Confagricoltura ha aggiunto che “si è perso di vista nell’impianto generale del disegno di legge ogni riferimento alla dimensione rurale e fondiaria”.
Alla riunione, oltre ai presidenti della prima Commissione (Affari istituzionali) e della terza Commissione (Attività produttive, Territorio), Santochirico (Pd) e Romaniello (Sel), hanno partecipato i consiglieri Braia e Straziuso (Pd), Mazzeo (Idv), Navazio (Ial), Falotico (Plb), Mollica (Mpa), Scaglione (Pu), Pici (Pdl), Gaudiano (Gruppo Misto), Singetta (Api) e Vita (Psi).
L’esame del provvedimento proseguirà la settimana prossima con l’audizione dei rappresentanti dell’Anci.