“Anche per il Pd lucano è ora di scegliere se ascoltare il canto delle “sirene” della sinistra di Romaniello-Vendola e dei populisti di Belisario-Di Pietro, con l’illusione di rivincere le elezioni politiche, oppure se dare ascolto ai valori autentici dei cattolici”. A sostenerlo è il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza. “Lo sbandamento del gruppo dirigente del Pd, secondo la lettura dei giornali sulla cronaca dei lavori – continua – è stato evidente anche nella riunione della direzione del partito. E’ inutile nascondere la divisione tra chi preferisce il linguaggio del riformismo, ancora più accentuato al punto da abbinarlo al termine radicale, come se il matrimonio con i Radicali di Pannella non abbia prodotto guasti profondi nonostante il sacrificio del Pd che in Basilicata corrisponde ad un seggio alla Camera ceduto ai Radicali, e chi invece guarda ai centristi (non solo Casini) ma all’intera galassia delle associazioni e movimenti dei cattolici. In proposito, mi sarei aspettato che qualcuno insieme alla piena fedeltà per Bersani avesse chiesto conto del seggio ceduto. Condivido in proposito, in gran parte, le riflessioni politiche contemporanee alla riunione del Pd che sono venute dal dirigente Udc Flovilla anche se – dice ancora Potenza – fatico a capire la proposta complessiva di strategia. Per me si tratta innanzitutto di definire l’approccio culturale nuovo che parta da valori condivisi, per costruire una visione della politica che abbia un orizzonte di medio-lungo periodo. La base di partenza, come ricorda Flovilla, è il manifesto “La buona politica per tornare a crescere” , frutto di sei mesi di lavoro delle 7 sigle aderenti al Forum (Cisl, Confartigianato, Mcl, Acli, Confcooperative, Coldiretti e Compagnia delle opere). La convinzione – afferma il segretario DC – è che insieme alla crisi economica si è aperta un’esigenza di cambiamento nella politica italiana, dove non può mancare il contributo dei corpi intermedi del mondo cattolico. Se la prima esigenza è dunque quella di ridare speranza ai cattolici – conclude Potenza – il linguaggio deve essere chiaro. Siamo a un passo, come insegnano il grillismo e la sfiducia dilagante, verso il baratro della società civile che non può più sopportare le lingue biforcute”.
Bas 03