“La crisi politico-amministrativa al Comune di Pisticci con le dimissioni di 11 consiglieri e le elezioni anticipate, la nuova giunta comunale a Policoro rilanciano la necessità che l’area politica dei cattolici moderati assuma la responsabilità di garantire la governabilità delle due rilevanti città della provincia di Matera, come delle altre attese al voto nella prossima primavera”. E’ il commento della segreteria regionale della DC della Basilicata.
“A Pisticci – è scritto nella nota – siamo di fronte al fallimento di un modello di governo locale basato sul personalismo e sulla mancanza di chiarezza sia all’interno della coalizione di maggioranza, votata dalla comunità pisticcese, e fatto ancora più grave, sul programma da attuare. Spetta dunque ai partiti di centro e ai cattolici impegnati in politica farsi carico adesso della governabilità attraverso un percorso di confronto e consultazione che porti alla proposta di una candidatura condivisa a sindaco e alla scelta della nuova squadra di giunta facendo leva sulle migliori energie professionali, culturali, sociali e civili presenti a Pisticci. La DC – continua la nota – non farà mancare il suo contributo in questa direzione, soprattutto per affermare una netta discontinuità con il passato.
Quanto invece alla situazione politica di Policoro, con l’ingresso in giunta dell’API è evidente il rafforzamento dell’area cattolico moderata, come è del tutto evidente l’impegno diretto della DC a non tirarsi indietro e ad assolvere fino in fondo l’incarico ricevuto dagli elettori della città ionica. I cittadini di Policoro hanno diritto ad un governo municipale che adegui il programma alle nuove esigenze della comunità locale proiettata nei programmi di sviluppo economico e sociale dell’intero Metapontino proprio per non perdere le occasioni di sviluppo che si stanno definendo a livello regionale. Al contrario, una battuta d’arresto, come qualcuno vorrebbe, sarebbe destinata a produrre solo danni diretti ed indiretti ai cittadini. Per questa ragione le polemiche strumentali alimentate da IdV contro l’API rispondono soltanto alla logica del partito di Di Pietro-Belisario-Mastrosimone che è capace di dare lezioni di coerenza e moralità agli altri, ma di non vedere la “trave che c’è nel proprio occhio”.
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