Dalessandro (Pd): prioritaria la sicurezza stradale

Il consigliere regionale fa riferimento, nello specifico, agli accessi alla stazione di servizio sulla Statale 7 in direzione Matera

“Gli accessi alla nuova stazione di servizio realizzata sulla S.S. 7 in direzione Matera vanno disciplinati. Se dovesse accadere un incidente grave, si sarà trattato di una morte annunciata”. E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale del Pd, Giuseppe Dalessandro.

"Venerdì 13 gennaio, intorno alle ore 10.00  – fa notare Dalessandro – è stato proprio un furgone dell'Anas a rischiare di provocare un grave incidente stradale, effettuando un'inversione in direzione Ferrandina anziché seguire il senso di marcia obbligatorio verso Matera. Ho assistito personalmente a quella manovra spericolata – riferisce il consigliere – e, purtroppo, si tratta di episodi molto frequenti per la clientela del nuovo distributore realizzato sulla Statale 7 nelle vicinanze dello svincolo per Matera Sud. Se le numerose lamentele e segnalazioni dei cittadini sono rimaste finora inascoltate, evidentemente il gestore dell'importante asse viario non ha compreso che un divieto (che bisognerebbe rispettare) non è sufficiente a scongiurare il pericolo, e non bisogna certo aspettare che ci scappi il morto per intervenire. Quando sono state rilasciate le autorizzazioni per
l'apertura della stazione di servizio, bisognava sapere che l'unico modo per mettere in sicurezza quel tratto di strada era quello di realizzare uno spartitraffico centrale perché l'indisciplina automobilistica che può provocare vittime, oltre che scoraggiata va impedita con mezzi persuasivi".

"Purtroppo devo rilevare – dice Dalessandro – che non sempre l'Anas destina la giusta attenzione alla sicurezza stradale (anche per obiettive ristrettezze economiche) essendo consuetudine limitarsi a segnalare, spesso in maniera anche insufficiente, l'eventuale pericolo. Lo dico a ragion veduta perché durante una nebbiosa serata di pioggia di due anni fa sono finito con la mia automobile in due metri di acqua di un cavalcavia allagato. Nessuno si era preoccupato di coprire i segnali indicatori, ma qualcuno aveva pensato di impedire l'accesso al sottopasso con una reticella verde. Naturalmente la forte pioggia aveva divelto la reticella che io non ho visto e solo un miracolo evitò la tragedia, ma non la distruzione dell'automobile, ma per l'Anas era tutto a posto, tanto c'era la reticella. Oggi il sottopasso di Terzo Cavone è ancora allagato".

"Sulla S.S. 7 si intervenga tempestivamente senza aspettare che accada il peggio -conclude Dalessandro – perché un comitato di automobilisti è pronto a costituirsi a tutela
dell'incolumità".

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