“Nessuno difende gli interessi degli agricoltori della Val d'Agri messi in pericolo dal disegno di legge della Giunta riguardante la “Nuova disciplina in materia di bonifica integrale, irrigazione e tutela del territorio” che con l'istituzione del consorzio unico di bonifica della Basilicata procederà allo scioglimento di quello dell'Alta Val d'Agri. Una soluzione che, nonostante le carenze dimostrate negli anni dall'ente consortile, non ci soddisfa”. Lo afferma, Filippo Massaro, del Csail. “E' come buttare il “bambino e l'acqua sporca” perchè riaccentrare a Potenza funzioni territoriali non è la soluzione migliore e tanto meno si garantiranno migliori servizi irrigui e di manutenzione di impianti e condotte. Ci sono invece margini sufficienti a partire dalle professionalità acquisite dal personale per ammodernare ed adeguare il CdB del comprensorio senza allontanare ogni ufficio e direzione tecnico-progettuale. Le attese oltre alla riforma degli enti (Arbea, Alsia, Consorzi di Bonifica) riguardano le Aree Interne della regione, fondamentali per costruire una strategia efficiente ed efficace per raggiungere gli obiettivi prioritari del blocco dell’emorragia demografica (in primo luogo giovani cervelli) e di presidio del territorio attraverso le migliaia di aziende agricole familiari che devono poter guardare con più fiducia al proprio futuro. Altro nodo particolarmente vivo in Val d’Agri, terra di risorse agricole e zootecniche e non solo “oro nero”, è un piano rilancio delle imprese agricole. Nel costruire la strategia innovativa sono necessari due passi fondamentali: sviluppare una mappa di larga massima delle aree che serva a misurare tendenze e ragionare su dove intervenire; aver chiaro chi è contro e chi è a favore del progetto di sviluppo delle aree interne. La riforma del ciclo 2014-2020 contempla alcune novità rispetto al 2007-2013, sia negli obiettivi delle politiche, sia nell’architettura stessa della programmazione, tra tutte il ripristino di un quadro comune di programmazione che include anche lo sviluppo rurale. E’ da queste novità che è possibile costruire condizioni ed opportunità per accrescere qualità dei servizi essenziali alle piccole comunità locali a partire dalla sanità, l’assistenza agli anziani, i presidi della pubblica amministrazione, la rete infrastrutturale e viaria interpoderale. In tutto questo il Consorzio di Bonifica Alta Val d'Agri, rilanciato in ogni funzione e potenziato di uomini e mezzi, può avere un ruolo importante da svolgere per ridare fiducia al mondo agricolo e zootecnico”.
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