“Alzi la mano chi, prima di mettersi in viaggio al mattino, soprattutto di sabato o di domenica, per raggiungere una spiaggia a Metaponto o a Maratea, specie in quest’avvio di estate e di tempo incerto, non consulta almeno un paio di siti web di previsioni metereologiche. Un buon atteggiamento di prudenza ma molta attenzione: non tutti i siti e non tutti i servizi di meteorologia sono attendibili” E’ quanto si legge in una nota del Centro Studi Turistici Thalia che ha raccolto le prime lamentele di stagione ad opera degli operatori turistici di Metaponto e Maratea.
“ Ad esempio per il prossimo fine settimana –continua la nota – ci sono previsioni molto diverse tra loro, con siti web che non danno certo buone notizie sino a scoraggiare, di fatto, di andare a mare e siti che invece prevedono ampi spiragli di sole sia pure alternato a nuvolosità, o che differenziano le condizioni del tempo tra sabato e domenica. Si ripresenta dunque la tradizionale “querelle” – afferma il Centro Studi- tra chi fa le previsioni meteo o quanto meno si arroga il diritto di farle, pur non avendo competenze professionali, e chi (specie i balneari) lavora di turismo in pochi mesi l’anno. Una cosa è certa. In caso di previsioni meteo errate a rimetterci innanzitutto sono i titolari degli stabilimenti che, soprattutto a giugno, attendono la domenica per fare il massimo incasso e che si sono già trovati invece poche decine di utenti a lido che hanno avuto il coraggio di sfidare i meteorologi”. “E’ una storia – dice l’operatore Paolo Fuina, punto di riferimento dei balneari di Metaponto – che si ripete puntualmente ad ogni stagione estiva e che non si può continuare a tollerare. Senza addossare colpe agli esperti professionali di meteo accade comunque che gli errori delle previsioni siano assai frequenti e anche in caso di incertezza sulle condizioni del tempo i professionisti del meteo che determinano ogni comportamento turistico preferiscono scoraggiare con il classico simbolo dell’ombrello”. Anche a Maratea monta la protesta. Biagio Salerno, presidente del Consorzio Turistico Maratea, sintetizza gli umori di grande amarezza dei colleghi albergatori e balneari che hanno subito i primi danni di stagione sempre per responsabilità di informazioni meteo errate se non del tutto almeno in parte. E ricorda l’iniziativa di qualche anno dell’Associazione Albergatori di Rimini che per difendersi hanno promosso una class action contro i titolari di alcuni siti web con servizi meteo. “Non vorremmo seguire il loro esempio – dice Salerno. Però così non si può andare avanti. Basterebbe telefonare direttamente ai nostri consorziati – alberghi o balneari – per avere informazioni certe con una previsione attendibile. Altre proposte del Consorzio: verificare direttamente da web camere che sono già installate; affidare all’Apt il compito di selezione un paio di servizi meteo che sono riconosciuti ufficialmente dalla Protezione Civile.
“Il timore – sottolinea Arturo Giglio, segretario del CS Thalia – è che le bizzarrie del tempo nel prosieguo della stagione estiva possano continuare a ripercuotersi sugli operatori che condizioni meteo positive o negative pagano per ogni giorno di apertura tasse, tributi, spese di gestione altissimi. il danno e’ pesantissimo. Ma davvero dai meteorologi dobbiamo aspettarci “miracoli”? Non possono e non devono più sbagliare considerati i passi avanti fatti dalla scienza? La risposta è semplice, più di quanto non si creda: si chiamano “previsioni” non a caso, perché di quello si tratta. La soluzione è una regolamentazione, non una casta – precisa – ma una serie di norme alle quali attenersi per mettere su un portale serio di previsioni omogenee. Tra l’altro occorre ricordare che gli studiosi più onesti contemplano un margine di errore e bisogna scongiurare ai Bernacca del terzo millennio di vestirsi, specie nei fine settimana, da Cassandre e di profetizzare l’apocalisse, con l’esito di scoraggiare i vacanzieri”. Per il Thalia un’altra soluzione potrebbe essere quella già sperimentata con successo con gli operatori della neve nel Trentino che rimborsano una parte del costo-soggiorno quando non c’è neve per sciare. Potrebbe essere un’idea vincente: se il sole non c’è in spiaggia ti riconosciamo l’ingresso per un altro giorno o ti rimborsiamo (in parte) o regaliamo uno spuntino.