A parere del consigliere regionale del Pdl, l’adesione della Commissione alla manifestazione di oggi è stata data “arbitrariamente e senza sentire il pensiero di tutte le componenti la commissione di parità”
Il consigliere regionale del Pdl, Mario Venezia, ha presentato oggi un’interrogazione urgente al presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, chiedendo un suo intervento “per censurare e invitare la presidente della Commissione parità e pari opportunità tra uomo e donna a rassegnare, immediatamente, le dimissioni da presidente e da componente la commissione. Infatti, in occasione della giornata di protesta di oggi, 13 febbraio 2011, contro il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi denominata ‘se non oggi…quando?’, la sig.ra Antonietta Botta arbitrariamente e senza sentire il pensiero di tutte le componenti la commissione di parità, ha deciso, dando la massima pubblicità, di dare l’adesione della Commissione alle manifestazioni di protesta”.
Venezia, nell’interrogazione ha ricordato al presidente Folino “che la legge regionale che regola le attività della commissione è la n.27 del 26 novembre 1991 e che la stessa non prevede, all’articolo 2 ed in nessuno dei suoi commi, alcuna forma di partecipazione della Commissione a manifestazioni politiche indette da partiti o da associazioni di alcun genere. Contravvenendo, pertanto, ai basilari elementi della democrazia ed evidenziando in maniera ridondante la sua cultura comunista, nell’assumere, autonomamente, la decisione di aderire alla manifestazione, la sig.ra Botta ha eluso i dettati legislativi ai quali deve sottostare; ha creato una profonda spaccatura nella Commissione che, evidentemente in maniera inadeguata, presiede; ha offeso tutte le donne che non si rivedono nei contenuti della protesta; ha fatto decadere il senso stesso dell’esistenza della commissione; ha imposto la partecipazione di un organismo istituzionale ad una manifestazione politica. Per queste ragioni e per ridare i giusti contenuti previsti dal legislatore alla commissione parità e pari opportunità fra uomo e donna, la sig.ra Botta deve immediatamente dimettersi dalla carica di presidente ed abbandonare la commissione offesa da comportamenti arbitrari, antidemocratici e frutto di cultura antica e non in linea con le reali necessità della donna moderna. Se non ora…quando? Ridare dignità alla commissione parità? “.