Il vicepresidente del Consiglio regionale chiede l’impegno dei parlamentari perché la norma che prevede la soppressione venga ritirata o modificata. “L’Assemblea farà la sua parte per impedire la chiusura di questo essenziale presidio istituzionale”
“Per scongiurare il rischio di chiusura della Corte d’Appello di Potenza la politica e le istituzioni, congiuntamente all'intera comunità, non possono essere divise. La spoliazione di enti e presidi istituzionali non è più sopportabile e il depauperamento messo in atto nei confronti della Regione Basilicata deve avere fine”. È quanto dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Mollica (Udc) ribadendo le affermazioni fatte ieri durante la riunione aperta del Consiglio comunale di Potenza.<br /><br />A parere di Mollica “la disponibilità della Regione di farsi carico degli oneri di gestione della struttura, ribadita dal presidente Pittella nella riunione del 26 agosto scorso, è pienamente condivisa dal Consiglio regionale ed è in linea con le decisioni già assunte sul piano legislativo dall’Assemblea per permettere l’utilizzo del personale amministrativo delle ex Comunità montane all’interno dei tribunali”.<br /><br />“I principi ai quali si ispira il decreto – aggiunge il vicepresidente dell’Assemblea – sono quelli dell’incremento dell’efficienza e del risparmio della spesa. Principi che nel caso di Potenza possono essere validamente affermati senza la soppressione, considerato che i costi di gestione potrebbero essere appunto sostenuti dalla Regione e che, quanto all’efficienza, è facilmente dimostrabile che la soppressione determinerebbe solo ulteriori problemi. Invito quindi i parlamentari lucani ad agire perché la norma in questione venga ritirata o modificata in questo senso, smontando le motivazioni in base alle quali si intende procedere ai tagli”.<br /><br />“Il Consiglio regionale – conclude Mollica – per quanto attiene alle proprie competenze, è pronto a fare la sua parte per evitare la chiusura di questo essenziale presidio istituzionale”.<br /><br /><br /><br /><br />