"Continua imperterrita la politica sfacciatamente clientelare adottata dagli attuali Amministratori della Provincia di Matera.
Infatti, dopo la costituzione,per tanti versi illegittima oltre che palesemente inopportuna, dell’Ufficio di Staff della Presidenza, si continua sulla scia attraverso l’individuazione di incarichi sub-dirigenziali che si caratterizzano per inspiegabile ridondanza e per criteri e modalità di assegnazione che- per usare un eufemismo- non assicurano pari opportunità fra i potenziali aventi titolo". Lo dichiara Francesco Coppola, segretario Uil Fpl di Matera.
"Gli stessi incarichi – prosegue – sono distribuiti all’interno dei settori senza una analisi oggettiva dei fabbisogni organizzativi e con una quantificazione degli stessi che sembra piuttosto essere stata determinata con riferimento a nomi e cognomi.
A proposito è stato adottato un regolamento ad hoc, che invece di sollecitare le migliori professionalità a competere tra di loro, consente la partecipazione esclusivamente a chi, al momento, dopo l’ultima opinabile riorganizzazione, si trova ad occupare quel posto. Tra l’altro in alcune fattispecie il numero dei potenziali aventi diritto corrisponde “pari pari”al numero degli incarichi da assegnare.
Poi, le risorse necessarie vengono prelevate dal fondo salario accessorio destinato a tutti i dipendenti e in una misura spropositata rispetto alle complessive disponibilità e alla possibilità quindi di applicare correttamente tutti gli altri istituti contrattuali.
A proposito la stragrande maggioranza dei dipendenti aspetta ancora il riconoscimento della produttività legata al piano delle performance, perché alla Provincia di Matera,se non si hanno le referenze giuste, non si viene presi in considerazione alcuna. E mentre questi lavoratori continuano ad attendere, i soliti deprecabili furbetti, con l’ausilio della politica e di qualche dirigente, si fanno attribuire indennità assolutamente non dovute e di rilevante entità.
La UIl, sistematicamente e coerentemente ha tenuto e tiene queste posizioni in tutte i momenti di confronto sindacale tenutisi. Ma invano, atteso che tutte le volte abbiamo impattato contro un muro di gomma indisponibile ad ogni confronto trasparente ,veramente nel merito e nell’interesse di tutti i lavoratori.
Adesso basta, a difesa della dignità dello stesso Sindacato, siamo obbligati a denunciare ogni fatto all’opinione pubblica, agli organi di controllo amministrativi e a quant’altri si dovesse rendere necessario, sfidando chi confidando nei tempi lunghi della giustizia e della farraginosità del nostro sitema normativo, ritiene di poter sfociare sistematicamente nel libero arbitrio".
Bas 05