Contributi latte d’asina, Rosa: un solo beneficiario

Il capogruppo di Lb-Fdi: “Contributo per l’acquisto di latte d’asina. Solo un produttore di Lauria ne ha beneficiato”

&ldquo;Alla fine dello scorso mese di agosto &ndash; ricorda Rosa – avevamo presentato un&rsquo;interrogazione per saperne di pi&ugrave; su un particolare contributo, sconosciuto ai pi&ugrave;: il contributo per l&rsquo;acquisto di latte d&rsquo;asina, per il quale la Regione ha stanziato per il 2013 una somma di 20.000 euro. Si tratta &ndash; precisa il consigliere – del contributo concesso alle famiglie con bimbi o altri membri della famiglia allergici al latte vaccino le quali, per tale motivo, sono obbligate ad acquistare il pregiato e costoso latte d&rsquo;asina. L&rsquo;erogazione del contributo &egrave; lasciato ad una mera autocertificazione da parte dell&rsquo;allevatore&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In altre parole, una famiglia che necessita di latte d&rsquo;asina, a prescindere dal reddito e da una qualche certificazione medica, si presenta dall&rsquo;allevatore ed acquista il latte di cui abbisogna, rilasciando all&rsquo;allevatore stesso un&rsquo;autocertificazione comprovante la quantit&agrave; di latte ricevuto. L&rsquo;allevatore poi si fa rimborsare dalla Regione il valore del latte venduto. Gi&agrave; questo procedimento &ndash; afferma Rosa – desta dei legittimi dubbi. Chi certifica che la famiglia ha necessit&agrave; di acquistare latte d&rsquo;asina? Chi certifica che l&rsquo;allevatore ha venduto proprio quella quantit&agrave; di latte? Non si sa. Il contributo &egrave; rilasciato con priorit&agrave; a famiglie in stato di bisogno? No. A ci&ograve; si aggiunga che non ci sono mai stati bandi o avvisi che lo pubblicizzassero. Per questo motivo solo chi sapeva della sua esistenza, sia esso allevatore o famiglia, ha potuto accedervi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Abbiamo, dunque, chiesto &ndash; riferisce Rosa – quante sono le famiglie che hanno avuto accesso a questo contributo nel 2013 e quanti e quali allevatori hanno beneficiato dei 20.000 euro stanziati, denunciando che la procedura per ottenere il rimborso non fosse proprio trasparente. La risposta dell&rsquo;assessore Ottati ha confermato questi nostri dubbi. Infatti, le famiglie che hanno beneficiato di questo contributo sono state, in tutta la Basilicata, solo otto. E dei due allevamenti autorizzati alla produzione di questo pregiatissimo latte, solo uno ha ottenuto il contributo. L&rsquo;allevatore in questione ha, quindi, usufruito dell&rsquo;intero contributo di 20.0000 euro. Avevamo chiesto anche i nominativi degli allevatori produttori di latte d&rsquo;asina e di chi tra essi aveva beneficiato del contributo. Su queste domande l&rsquo;Assessore ha tralasciato di rispondere. Tuttavia, essendo la nostra una piccola Regione ed essendoci solo due produttori di latte d&rsquo;asina nel 2013, possiamo affermare, salvo smentita degli interessati, che il &lsquo;fortunato&rsquo; allevamento si trovi nell&rsquo;altrettanto &lsquo;fortunata&rsquo; (perch&eacute; oggetto di molte &lsquo;attenzioni&rsquo; regionali) zona di Lauria, patria del Presidente della Regione. Ai lettori le dovute considerazioni&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;Assessore &ndash; conclude Rosa – ci ha promesso, comunque, che per il prossimo anno verr&agrave; fatto un avviso per permettere a pi&ugrave; famiglie e a pi&ugrave; allevatori di accedere al contributo&rdquo;.<br /><br />

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