Il direttore Confesercenti Potenza, Antonio Palumbo, nel ricordare che “secondo i dati di Unioncamere/InfoCamere dall’ottobre 2014 al 31 luglio scorso, sono 1.269 le fatture elettroniche emesse e registrate dalle 428 imprese della provincia di Potenza aderenti al servizio gratuito online della Camera di commercio” sostiene in una nota che si tratta di “un dato che colloca la provincia di Potenza tra le prime 30 per numero di fatture registrate”. A questo, continua Palumbo, “si aggiunge il lavoro autonomo di Confesercenti che, al pari delle altre organizzazioni di categoria, è accanto alle imprese anche in questo passaggio, e fornisce ad aziende e lavoratori autonomi un Servizio di fatturazione elettronica”. Palumbo prosegue affermando che “il sistema di fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione rappresenta un nuovo onere a carico delle imprese, un procedimento che le costringe a investire nuove risorse, non solo in termini di hardware e software, ma anche umane e organizzative; rappresenta l’ennesimo provvedimento di semplificazione che ribalta nuovi oneri impropri sulle attività che, al contrario, andrebbe tutelate e agevolate. Le nostre imprese continuano ad essere asfissiate da fisco e burocrazia”. La Confesercenti in proposito ha stilato un “Bestiario Fiscale”, ovvero “un inventario delle innumerevoli forme di prelievo tributario che a Potenza come nel resto d’Italia comprimono l’attività”. “Le imprese lucane – si legge nella nota di Confesercenti – hanno dimostrato di avere nel Dna le caratteristiche per affrontare anni difficili e sono pronte anche per agganciare la fase di ripresa che, anche se davvero incerta e debole, sembra profilarsi all’orizzonte. La somma di tasse locali e nazionali però sta diventando il loro peggior nemico, una specie di masso legato al collo. E con questo masso, restare a galla in qualche modo è ogni giorno più difficile”. Secondo quanto ricostruito con il Bestiario Fiscale da Confesercenti “l’Italia è il Paese delle 63 mila norme tributarie e dei 670 adempimenti fiscali all’anno; quello in cui per effetto di un federalismo mai realizzato pienamente si è prodotta una esplosione della tassazione locale. C’è bisogno di una vera riforma che semplifichi la vita alle imprese, e che l’annunciata Local Tax sfoltisca la giungla di imposte, tasse e addizionali locali”.
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