Confcommercio: in Lombardia 177 titolari o soci di imprese lucani

In Lombardia operano 6.177 titolari diretti o di cariche di imprese nati in Basilicata. Lo riferisce Confcommercio Imprese Italia Potenza che ha rielaborato i dati della Camera di commercio di Milano del registro delle imprese al primo trimestre 2016 e sulle persone non lombarde che hanno cariche nelle imprese, sia come titolare ma anche come soci e amministratori (considerando le sole persone attive). E’ una conferma – commenta il presidente di Confcommercio Potenza Fausto De Mare – del forte “appeal” della Lombardia, la prima destinazione extraregionale di lavoro, per chi ha intenzione di fare impresa. In dettaglio i titolari lucani di cariche di impresa sono per più della metà a Milano (3.334), 855 a Varese, 640 a Monza-Brianza, 324 a Como, 319 a Pavia, 223 a Bergamo, 189 a Brescia, 70 rispettivamente a Lecco e a Mantova, 68 a Cremona, 65 a Lodi e 20 a Sondrio. Una presenza lucana che complessivamente rappresenta, considerati i numeri demografici delle altre regioni, lo 0,4% dei titolari di cariche in Lombardia provenienti dalle altre regioni, con la punta massima dello 0,6% a Milano e a Monza-Brianza.
Ovviamente oltre ai servizi di assistenza-consulenza per i nostri imprenditori offerti dagli uffici Confcommercio delle città lombarde sedi delle attività, noi – dice De Mare – concentriamo ogni sforzo perché i titolari di pmi restino sul nostro territorio. Ed è proprio la forza di rappresentanza di categorie che non vogliono arrendersi di fronte ai problemi della crisi e alle inadeguatezze delle risposte politico-istituzionali arrivate sinora, rappresentanza che abbiamo saputo autonomamente conquistare sul campo – spiega il presidente – che ci consente di essere gli interpreti diretti nel Consiglio della Camera di Commercio di Potenza delle imprese dei comparti commercio e turismo. In attuazione delle decisioni assunte nell’assemblea del 30 giugno scorso a Potenza, abbiamo dunque impresso un’accelerazione al processo di regionalizzazione della confederazione nello spirito di coerenza con l’iniziativa, che ha già due anni di vita,  di realizzare un’unica Camera di Commercio lucana, rafforzando “gelosamente” la nostra autonomia.  Tra i temi che dovremo affrontare con la ripresa d’autunno, la cooperazione a sostegno dei programmi di Matera 2019 perché l’intero sistema imprenditoriale regionale possa contribuire al successo e possa crescere; la nuova programmazione comunitaria con il PO Basilicata 2014-2020 che deve segnare una svolta rispetto alle precedenti politiche per le pmi; il credito e le azioni di sostegno all’autoimprenditoria specie giovanile e femminile; il rilancio dei centri storici quali centri naturali di commercio e servizi; le vicende della Val d’Agri legate al petrolio e all’uso delle royalties. In una parola – conclude De Mare – costruire le opportunità e le condizioni perché il gap tra fare impresa in Lombardia o in Basilicata si restringa sempre di più.

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