Comune Pz,Becce: giù le mani dal simbolo Pdl

"La proposta lanciata dal sindaco di Roma Gianni Alemanno di mandare in soffitta il simbolo del Popolo della Libertà in vista della sfida del prossimo anno per la conquista del Campidoglio rappresenta solo una trovata mediatica e per nulla condivisibile." A sostenerlo il consigliere comunale del Pdl, Nicola Becce per il quale "piuttosto andrebbe analizzato come e perchè nel Lazio il Pdl si è reso protagonista della cattiva pubblicità esemplificata nella vicenda Fiorito e capire quali sono le responsabilità dei vertici, anzitutto a livello regionale. Ma per guardare in casa nostra penso sia giusto oltre che razionale, anche per una sorta di coerenza verso gli elettori che ci hanno dato fiducia, raccogliendo la straordinaria intuizione del presidente Berlusconi e del “predellino”mantenere e rafforzare il nostro simbolo. Come? Con progetti, passione, intraprendenza e rinnovata disponibilità magari di una nuova classe dirigente. Non possiamo dimenticare con colpo di spugna a mò di convenienza del momento, rottamarlo dall'oggi al domani. Da rottamare – peraltro una parola superata – sono i vertici regionali del partito, Basilicata compresa, dove siamo stati capaci di perdere tutte le competizioni politiche, tranne – dirà qualcuno – un piccolo comune bagnato dal Sinni (grazie ai voti del Pd). Che dire: chi si contenta gode. Intanto non possiamo restare inermi di fronte all'attuale legge elettorale. Perchè non consentire di candidare ad esempio nel collegio potentino il nostro coordinatore regionale? Forse vincerebbe a mani basse. Nel frattempo – conclude- se si optasse per il voto di preferenza – in quel caso siamo sicuri di perdere in Basilicata, mi permetto di avanzare una proposta: il Pdl candidi qualche sconosciuto uomo (o perchè no una donna) del partito. Magari con un curriculum di livello ed un minimo di esperienza politica e vediamo cosa ne esce fuori."

bas 06
  

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