“In relazione alla votazione del bilancio consuntivo 2014 del 6 maggio, alla quale il sottoscritto non è stato presente, mi giungono voci che vedrebbero, nella mia assenza, una manovra diretta a stemperare i contrasti nei riguardi della giunta comunale. Dunque, – prosegue il capogruppo di Lista civica, Antonio Vigilante – posso tranquillizzare coloro che hanno creduto di vedere in un banale impedimento familiare (peraltro ampiamente noto) una tregua politica. Lo ripetiamo per l'ennesima volta: noi voteremo insieme al Sindaco solo se vedremo un cambio di passo nell'azione amministrativa, che è ferma ancora, dopo due anni, alla spartizione delle poltrone mentre la città è sempre più abbandonata e ingovernabile. Il decoro urbano, cavallo di battaglia del primo cittadino fino all'8 giugno 2014, è sparito dall'agenda politica: il verde cittadino è semplicemente vergognoso, il centro storico è fermo al degrado del 2013, non sono mai state istituite le famose ‘squadre’ per i piccoli lavori di manutenzione e riparazione, la nettezza urbana è ancora lì dove l'aveva lasciata l'ultimo Santarsiero. La moralizzazione della macchina amministrativa, altro cavallo di battaglia del Sindaco fino a quando faceva i comizi elettorali, è un fantasma di cui nessuno vuole più parlare: la riforma dell'Acta non sembra proprio all'orizzonte, evidentemente bloccata dai veti dei nuovi alleati; le gare d'appalto, come emerso con evidenza già in diversi casi, ancora presentano quella mancanza di trasparenza e quei conflitti di interesse che lo stesso De Luca, prima di indossare la fascia da Sindaco, denunciava nella gestione Santarsiero: basti considerare l'incarico di affidamento diretto per l'illuminazione a led (appalto che, per dire, oggi non supererebbe l'esame dell'Autorità Anticorruzione) e l'appalto assegnato alla ditta in cui lavora un consigliere comunale dei Popolari Uniti. Per non parlare delle assegnazioni di alloggi popolari, che ancora si tenta di fare senza bandi pubblici e con criteri che definire opachi è poco, e della presa in giro – gravissima – dei lavoratori della ditta Facility, che il Comune rischia di mandare sul lastrico pur di evitare una nuova gara d'appalto. Discorso a parte per Bucaletto e le contrade. Erano state il vessillo della campagna elettorale, una battaglia fortemente voluta da noi giovani sin dall'inizio e nella quale avevamo creduto con tutto il cuore. Bucaletto è abbandonata, in preda al dilettantismo di una intera classe di amministratori che non conosce i problemi del rione, non ha alcun interesse a trovare soluzioni di lungo periodo e che, evidentemente, considera gli abitanti come cittadini di serie B, buoni solo a vendere pacchetti di voti in caso di bisogno. Le contrade sono lasciate a sé stesse, e il Sindaco, purtroppo molto votato in periferia, non ne vuole parlare più. L'attuale giunta, oltre ad andare in giro a tagliare nastri, dovrebbe spiegare qual è il programma per realizzare il celeberrimo ‘bene della città’. Finora si è visto solo il bene di alcune carriere politiche” conclude Vigilante.
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