“Un altro inverno senza neve per le stazioni sciistiche lucane e secondo gli scienziati sarà sempre peggio per gli amanti dello sci. Quest'anno – prosegue in una sua nota il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia, Alessandro Galella – anche le Alpi sono rimaste senza un filo di neve eppure, grazie all'innevamento artificiale hanno potuto garantire agli appassionati di poter sciare in tutte le stazioni sciistiche alpine. La Basilicata anche su questo aspetto è ferma all'età della pietra. Ma Marcello Pittella e il suo fido Mario Polese, potentino doc, sanno cosa e' il turismo invernale? Conoscono le sterminate possibilità che questo turismo offre? In Basilicata non esiste nessun tipo di organizzazione delle attività invernali, nessun marketing territoriale, nessun coordinamento tra le diverse stazioni sciistiche. Gli impianti sono tutti obsoleti, le stazioni sciistiche ferme ad una progettazione degli anni 60. Le cooperative che gestiscono le stazioni sciistiche sono piccole e con capacità di progettazione, manutenzione e organizzazione assolutamente insufficiente. Eppure i pugliesi, 4 milioni di potenziali turisti, impazziscono per le nostre montagne e i nostri boschi. Un ennesimo fallimento tutto lucano. Sarebbe ora che qualche presidente della Regione scoprisse la neve, il turismo invernale, la montainbike, le passeggiate nei sentieri e magari prevedesse nella prossima finanziaria un super finanziamento per dotare tutte le stazioni sciistiche della Basilicata (regione ricchissima di acqua) dell'innevamento artificiale. Le temperature necessarie per sparare neve ci sono almeno per 3 mesi all'anno. Inoltre servirebbe un nuovo piano di rilancio delle baite per offrire ai turisti la possibilità di soste gastronomiche e al caldo. Baite come sulle alpi da realizzare con soldi pubblici ed affidare attraverso gare d'appalto. Caro Marcello Pittella, siamo all'anno zero ma sarebbe ora che anche in Basilicata fosse superata la totale cecità politica di una classe dirigente incapace e fannullona per lasciare il posto ad una nuova classe dirigente che conosce il territorio e vuole rilanciarlo davvero!” conclude Galella.
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