Comune Pz, Potenza su degrado ponte Musmeci

“Sentiremo parlare a lungo del degrado del Ponte Musmeci se il problema non sarà risolto a monte. Fin quando non si procederà alla riperimetrazione delle zone Asi, con il passaggio dell’opera al Comune, molto probabilmente assisteremo a continui rimpalli di responsabilità, con incalcolabili danni per un’opera architettonica di pregio della città.” A sostenerlo il capogruppo in consiglio comunale dei Popolari Uniti Sergio Potenza, in merito al dibattito scatenatosi in seguito all’avvio dei lavori di illuminazione del Ponte. “Luci, che al di là del progetto – sostiene Potenza – rischieranno di accendersi sul degrado, considerato lo stato deplorevole in cui versa l’opera tra buche e cedimenti vari. Più volte – prosegue Potenza – è stata avanzata la richiesta di rivedere la perimetrazione delle aree industriali, con la cessione del ponte Musmeci all’amministrazione comunale, ma il tutto pare si sia arenato. A quasi due anni dal tavolo istituito fra Regione Basilicata e Comune di Potenza, tutto è rimasto invariato. Il massimo ente territoriale, pur riconoscendo la necessità di trasferire dal Consorzio ASI alla città di Potenza tutte quelle aree poste in prossimità del perimetro urbano, ad oggi non ha compiuto nessun atto formale in tal senso. La Legge regionale 18 del 5 febbraio 2010 per il riassetto e risanamento dei consorzi per lo sviluppo industriale di fatto è rimasta sulla carta”. “Eppure – continua Potenza – quest’area ha la necessità di essere riqualificata. Occorre delineare nell’immediato un percorso che porti al definitivo trasferimento alla città di Potenza di tutte quelle aree dell’Asi che ricadono nel territorio comunale e sono da anni in perfetto stato di abbandono. Come del resto è impensabile credere di far convivere nello stesso perimetro fabbriche siderurgiche, opere d’arte e il nascente Parco Fluviale. Solo in questo modo potranno definirsi progetti mirati che consentiranno di poter archiviare il degrado in cui da anni versa il Ponte Musmeci e le aree circostanti. Il primo passo da compiere, ora, è tornare a discutere della riperimetrazione Asi. Vanno poi definiti i costi e la gestione dell’opera che indubbiamente avranno un peso per le casse comunali, ma si tratta pur sempre di un’opera architettonica di pregio e della principale porta di accesso al capoluogo.L’amministrazione deve intervenire.” 

BAS 05

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